I dati più recenti del report Workup di ARPAL Puglia pubblicati il 19 dicembre 2025 confermano che il turismo continua a trainare l’occupazione nelle province di Bari, BAT e Foggia. Su 002.495 posizioni complessive aperte sul portale regionale, il 56% riguarda i servizi turistici, culturali, della ristorazione e servizi ludico ricreativi. Tutti settori a basso valore aggiunto, con salari compressi e contratti precari.
Nell’area metropolitana di Bari, in particolare, dove si concentra una quota rilevante dell’offerta di servizi e attività legate all’accoglienza, questo dato segnala una buona capacità di assorbimento occupazionale ma anche una forte dipendenza da lavori stagionali, a basso valore aggiunto e con ridotta stabilità. Restano marginali, infatti, i numeri dell’industria e dei servizi avanzati, mentre l’ICT conta appena 69 posizioni sull’intero bacino monitorato. Questi dati che confermano la lettura strutturale che evidenzia come la crescita dell’occupazione a Bari e in Puglia sia avvenuta quasi esclusivamente in settori a produttività stagnante e salari reali perfino inferiori del 10% rispetto al 2010.
«La lettura attenta di questi dati ci dice chiaramente che non si può vivere di solo turismo – dichiara Giuseppe Muscio, Segretario Provinciale del Partito Liberaldemocratico – Si crea lavoro soprattutto dove è più fragile. Senza investimenti in industria, innovazione e capitale umano, l’occupazione, pur crescendo, resterà precaria e i giovani qualificati continueranno ad andarsene. Servono politiche locali selettive che attirino imprese ad alto valore aggiunto, meglio se di taglio multinazionale, le uniche che possono elevare salari e produttività».