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La storia. Antonio, chitarrista per amore del volley: gli accordi sul tamburo per tifare Castellana

Pubblicato da: Antonino Palumbo | Mer, 22 Marzo 2023 - 18:46
Il tifo del Pala Grotte di Castellana (foto Giampiero Consaga)

C’è chi impara a strimpellare la chitarra per fare il “figo”, dimenticando che, spesso, chi suona ispira soprattutto liaison altrui. C’è chi coltiva sogni da musicista e va oltre il giro di Do. E chi, invece, quei quattro accordi li sta ancora imparando, perché il jack nella chitarra elettrica l’ha infilato per questioni di tifo (quello per la New Mater Castellana Grotte di volley) e li esegue leggendoli su un foglietto incollato al tamburo. Suona così Antonio Ammirato, uno degli appassionati supporter della squadra castellanese, che stasera alle 18 debutta nei play-off della poule promozione di serie A2. Fra i promotori della rinascita dell’orchestrina del Pala Grotte, che storicamente ha contraddistinto il tifo gialloblu, Ammirato ha dovuto infatti sostituire il vecchio chitarrista, che ha rivolto altrove le sue attenzioni.

Antonio si è fatto prestare una chitarra e ha imparato, dal nulla, a strimpellarla per tenere in vita quella tradizione tifo-folcloristica già apprezzata da tempo in tutta Italia. “Purtroppo il componente del gruppo capace di suonare non è più un assiduo frequentatore del Pala Grotte – racconta Ammirato – e io volevo assolutamente che la chitarra restasse il nostro punto di forza. Quindi ho cominciato ad imparare da autodidatta e, non essendo ancora bravissimo, ho pensato di tenere a vista gli accordi durante la partita attaccandoli dove potevo vederli così da evitare di dimenticarli”. Chi fa da sé fa per tre, insomma, anche se le corde sono sei.

Una passione, quella dei tifosi della New Mater, che non si ferma neanche di fronte ad arbitri troppo severi, come quello che ha virtualmente staccato il jack dalla chitarra nel match casalingo con Reggio Emilia. “Quando l’arbitro ha fermato il gioco scendendo dal seggiolone, siamo rimasti per un attimo ammutoliti; non capivamo cosa stesse accadendo. Poi il dirigente addetto agli arbitri ci è venuto a riferire che non potevamo più suonare la chitarra. Non era mai successo quest’anno e negli anni passati. Siamo dispiaciuti di aver causato un danno, seppure piccolo, alla società ma non siamo mai andati sopra le righe. E non abbiamo intenzione di rinnegare il nostro modo di supportare la squadra, che è con noi”.

C’è una promozione da inseguire, a partire dalla sfida odierna con Tuscania, e nuovi accordi da imparare. E se Antonio non li ricorda, basta un’occhiata al tamburo: “Esco di casa”, Sol – Mi minore – Do – Re…

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