“La situazione nelle carceri pugliesi diventa sempre più critica, a seguito dell’aumento della violenza dei detenuti che diventano sempre più prepotenti ed impuniti”. E’ lo sfogo che arriva dalla segreteria del Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria.
A Taranto, spiega il sindacato, per esempio, ieri un sottufficiale ha ricevuto un pugno da un detenuto di origini baresi poiché voleva cambiare il materasso. Sempre a Taranto ieri 2 detenuti si sono impossessati di due estintori a polvere e hanno colpito i poliziotti presenti perché chiedevano il pane integrale.
A Foggia invece sempre ieri un detenuto alla sezione infermeria mentre usciva dalla stanza per l’ora d’aria, senza alcun motivo ha sferrato un pugno al poliziotto di servizio colpendolo poi anche con calci. La aggressione di ieri fa il paio con quella dell’altro giorno (più di una ventina dall’inizio dell’anno), in cui un altro detenuto ha colpito un sottufficiale procurandogli escoriazioni al viso.
I numeri dei primi mesi del 2022 evidenziano che la situazione diventa ogni giorno più insostenibile e che sono peggiorati a fronte di quelli del 2021 in cui si sono registrati: 530 atti di autolesionismo; 5 suicidi; 92 tentati suicidi; 322 colluttazioni e 70 ferimenti.
Il Sappe ritiene che” tutti debbano sapere ed essere coscienti che quello che è avvenuto a Foggia due anni fa con l’evasione di 73 detenuti, potrebbe accedere anche in altri penitenziari poiché soprattutto nelle ore serali e notturne in cui le carceri sono poco presidiate, la sicurezza scende a livelli paurosi. Proprio per garantire una maggiore sicurezza il sindacato ha indetto un referendum tra i poliziotti in cui si chiede il passaggio al ministero degli interni”.