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Turismo, presenze in calo in estate: ma aumentano gli stranieri

Tra le mete più gettonate le città d'arte i laghi e la montagna

Pubblicato da: redazione | Lun, 4 Settembre 2023 - 19:33
turisti bari vecchia

Brusca frenata nel settore turistico, soprattutto per quanto riguarda le presenze italiane. Nonostante un inizio promettente nel 2023, le speranze di una stagione estiva “da record” sono state infatti deluse. È quanto emerso dai dati di un’analisi condotta da Assoturismo Confesercenti, in collaborazione con il Centro Studi Turistici di Firenze secondo la quale, a subire una notevole contrazione, sono state proprio le presenze italiane, con un calo netto del 5,7%. Dati ai quali fanno da contraltare quelli delle presenze straniere che hanno registrato invece un aumento del 3,6%.

Nel complesso, sembra che circa 50,5 milioni di turisti abbiano scelto di soggiornare nelle strutture ricettive durante i mesi di giugno, luglio e agosto, generando un totale di circa 207 milioni di pernottamenti, con una diminuzione di 3 milioni rispetto al 2022. Le località marine (-3,2%) e le zone rurali e collinari (-3,1%) hanno segnato un notevole declino nel flusso turistico. Tuttavia, le strutture situate nelle città e nei centri d’arte hanno registrato una positiva crescita del 2,7%, mentre per quelle ubicata nei pressi di laghi e montagne si prevede una stabilità sostanziale. Anche l’offerta termale ha visto una diminuzione.

Per quanto riguarda l’origine dei turisti stranieri, sono stati soprattutto i francesi, olandesi, statunitensi e polacchi a far segnare una crescita significativa. Inoltre, si è osservato un lieve aumento degli arrivi da Repubblica Ceca, Belgio, Svizzera, Australia, Canada, Ungheria, Spagna e Regno Unito. Le provenienze dal Brasile, dalla Germania, dalla Scandinavia, dalla Corea del Sud e da Israele sono rimaste stabili, mentre si è verificato un calo da parte di turisti indiani, austriaci, cinesi e giapponesi. “Il turismo estivo ha resistito, ma ci troviamo al di sotto delle aspettative iniziali – ha commentato Vittorio Messina, presidente di Assoturismo – a influire sui flussi turistici sono stati fattori come l’inflazione, che ha reso difficile per le aziende mantenere prezzi stabili e ha limitato la spesa dei visitatori; l’alluvione tragica in Emilia Romagna, unita alle ondate di calore prolungate e all’incertezza meteorologica; l’incremento delle tariffe aeree per i voli nazionali e le complicazioni operative dei voli da e per la Sicilia; l’assenza del mercato russo e ucraino a causa del conflitto in corso. Anche se non si prevede un settembre brillante, c’è ancora spazio per miglioramenti. È fondamentale sostenere l’intera filiera turistica, utilizzando le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per affrontare le sfide storiche del turismo italiano, come la questione delle infrastrutture, e adottare misure per contrastare e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici” – conclude.

Foto repertorio

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