È stato scarcerato e affidato a una comunità il 17enne arrestato nella notte dell’8 maggio a Bari, trovato con una pistola clandestina pronta all’uso nel luna park sul lungomare, allestito per la festa di San Nicola. Il ragazzo, legato da vincoli di parentela a un esponente del clan Strisciuglio del quartiere San Paolo, è accusato di porto abusivo d’arma e resistenza a pubblico ufficiale.
Secondo quanto ricostruito, avrebbe opposto resistenza all’arresto con l’aiuto di alcuni amici, dopo che un agente era riuscito a sottrargli il borsello in cui nascondeva l’arma. Dopo la fuga, si è poi presentato in questura.
Durante l’interrogatorio, il giovane ha dichiarato di aver trovato la pistola per strada e di averla tenuta con sé per difendersi, sostenendo di essere stato aggredito in passato da persone provenienti da altri quartieri.
La giudice per le indagini preliminari Rosa Caramia, nel disporre il trasferimento in comunità, ha sottolineato che il ragazzo, pur non avendo precedenti penali, ha due procedimenti pendenti per resistenza a pubblico ufficiale e “sta consolidando una personalità estremamente negativa e facilmente esposta ad impulsi e situazioni devianti”.
Per il gip, lasciarlo in libertà significherebbe esporlo al rischio di nuovi reati e mettere in pericolo anche altri: “già saldi contatti fra la criminalità del luogo”. La decisione di affidarlo a una comunità mira a offrirgli, scrive la giudice, “un’ultima possibilità di prendere coscienza delle proprie azioni devianti” e avviare “con urgenza” un percorso rieducativo che lo aiuti a “elaborare una consapevole progettualità positiva”.