Anche fino a 100 euro per una settimana al campo estivo. È quanto dovranno spendere le famiglie baresi interessate ad iscrivere i propri figli alle attività ludico-sportive e culturali organizzate nel capoluogo pugliese: prezzi invariati in alcuni casi, ma non mancano gli aumenti e il supporto del Comune che, anche quest’anno, ha previsto i contributi a supporto delle famiglie. Anche quest’anno sono tantissime le realtà che organizzeranno i campi estivi, i prezzi, così come le attività, variano a seconda dei promotori, ma sono varie. Si va dalla scherma, alla pallavolo, sino al calcio. Non mancano attività artistiche, ma anche educazione civica, lingua e percorsi dedicati alla musica, al teatro e alla scrittura creativa.
Entrando più nel merito dei costi, questi ultimi variano. Rispetto agli anni scorsi, si registra un lieve aumento (già avvenuto lo scorso anno), dovuto non solo al caro prezzi che spesso costringe le associazioni a spese maggiori, dunque ad un inevitabile aumento dei costi anche per gli utenti, ma anche a maggiori servizi. Rispetto agli anni precedenti infatti, risultano aumentati i campi estivi che forniscono anche il servizio “pranzo”. Attualmente però risulta ancora raro trovare quote settimanali inferiori ai 40 euro. I prezzi si attestano generalmente tra i 50 e i 100 euro, a seconda della zona e dei servizi proposti. Abbiamo preso in esame alcuni campi estivi, in alcune zone della città.
In zona Poggiofranco, ad esempio, una settimana, per partecipanti “ospiti” e non già associati alle attività, il costo per le attività relative all’intera giornata è di 100 euro (80 per i soci). Per otto settimane, il prezzo, sempre per chi non è già iscritto alle attività è di 660 euro (590 per i soci). Se le attività dovessero riguardare solo la mattina, il costo invece, a settimana sarebbe di 70 per i non soci (60 per questi ultimi). Il giornaliero va ai 25 ai 35 per i bimbi non iscritti alle attività e dai 15 ai 20 per i soci. A questi costi va aggiunto l’eventuale servizio pulmino (che parte da una base di 40 euro per una settimana, fino a 100 per quattro settimane)e il pranzo che prevede sia la possibilità di un singolo pasto (12 euro), sia la possibilità di pacchetti da 5 (55 euro) o 10 pasti (100 euro). Spostandoci in zona lungomare Starita i costi non variano di molto: per i piccoli (esterni, dunque non iscritti alle attività) dai 3 ai 5 anni il costo è di 80 a settimana, dai 6 ai 16 settanta a settimana. Anche spostandoci a Japigia, o nelle vicinanze di via Fanelli i prezzi sono simili con quota d’iscrizione a 50 euro, settimanale a 80 e mensile 300.
Per trovare prezzi leggermente inferiori è necessario spostarsi in altre zone, come ad esempio San Girolamo, dove uno dei campi estivi presi in esame, propone un costo giornaliero di 12 euro e una quota settimanale di 50 euro, che include la merenda quotidiana offerta dalla struttura. Per chi sceglie l’opzione mensile, la spesa è di 180 euro. Prezzi “popolari” anche al San Paolo con quote da 50 euro a settimana e nel Municipio 5, dove le quote settimanali si attestano ai 50 euro. In quasi tutti i casi l’iscrizione comprende anche l’assicurazione e i kit di benvenuto, come ad esempio zainetto, t-shirt o cappellino. Sono inoltre previste agevolazioni per i fratelli e le sorelle.
A supporto delle famiglie, anche quest’anno, come già evidenziato ci saranno i contributi. La misura, nello specifico, ha come obiettivo quello di sostenere la conciliazione vita-lavoro, con particolare attenzione alle famiglie più vulnerabili della città e alla gestione diurna dei figli minori, favorendo la frequentazione di attività estive, che rappresentano importanti opportunità di apprendimento, di divertimento e di esercizio di espressione, oltre che valido strumento di integrazione sociale e di supporto educativo.