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Dal mare alle nottate in spiaggia, ecco il Ferragosto dei baresi

Ma c'è anche chi punta al risparmio e sceglie di restare a casa, il racconto

Pubblicato da: redazione | Lun, 11 Agosto 2025 - 16:53
spiaggiabari

Dalla tipica giornata al mare, alle nottate in spiaggia. Ma non solo, anche gite fuori porta e risparmio, con cittadini che per quest’anno hanno scelto di pranzare o cenare in giardino per per evitare il “salasso” del caro prezzi, senza rinunciare però a stare in compagnia. È questo, in sintesi, il Ferragosto dei Baresi, tanti dei quali, anche quest’anno, non vogliono rinunciare alle tradizioni.

Un appuntamento immancabile quello del 15 agosto con tempi che però, per molti, si fanno sempre più duri. È il caso di alcuni cittadini che hanno scelto di risparmiare. “Quest’anno niente giornata al mare – spiegano alcuni – ogni anno vanno via tantissimi soldi tra spesa e permanenza in spiaggia con gelati ai bimbi, benzina e molto altro. Abbiamo deciso di restare a casa, faremo pranzo e cena, ognuno porterà qualcosa e poi dormiremo sotto le stelle in giardino. Forse ci stresseremo anche meno degli altri anni, visto che, ogni volta in strada si cammina a passo d’uomo”, concludono. Parole a cui fanno eco quelle di altri. “Noi non facciamo nulla – spiega una mamma – restiamo a casa, risparmiamo per le vacanze. Pranzo normale, una giornata come tutte le altre, seppur festiva, ma conserviamo i soldi che sarebbero andati via tra benzina e spesa per poterci godere le vacanze”, conclude. Non tutti però badano a spese. “Non rinunciamo al ferragosto a mare – spiega un gruppo di amici – ci siamo attrezzati per dormire in spiaggia, come sempre siamo pronti ad arrostire e a divertirci insieme. Questi momenti non tornano più, bisogna approfittarne ora, nonostante tutte le difficoltà”, conclude. Tanti i cittadini che usciranno dal capoluogo pugliese per raggiungere altre mete. “Noi abbiamo organizzato alcuni giorni in campeggio – spiega un altro gruppo di amici – abbiamo pagato poco prenotando con largo anticipo e divideremo le spese, ci fermiamo qualche giorno e saremo in Salento. Abbiamo già comprato da Bari il necessario, visto l’aumento dei prezzi di cui si parla tanto”, conclude.

Dati confermati anche da un recente sondaggio di Coldiretti Puglia secondo il quale, ad agosto 2025 i pugliesi restano fedeli alle vacanze tradizionali, dividendosi tra chi sceglie il mare o la montagna, ma anche a chi punta su un viaggio all’estero, chi preferisce l’agriturismo e chi, invece, resta vicino casa con brevi gite di uno o due giorni. C’è anche un 30% che ha deciso di non partire, optando per la “staycation” per scelta o per motivi economici. Secondo il sondaggio, in particolare, il 30% ha scelto mare o montagna – dopo attenti confronti sui prezzi – il 20% ha prenotato un agriturismo per unire relax, natura e buona cucina, un altro 20% ha optato per l’estero, il 10% si è tenuto vicino casa tra sagre, lidi e prodotti locali, mentre il restante 30% resterà a casa.

L’agriturismo si conferma al passo con la vacanza in hotel, sostenuto anche dal turismo esperienziale: oleoturismo, enoturismo, percorsi legati alla birra artigianale o ai formaggi tipici. Coldiretti e Terranostra Puglia ricordano che queste strutture sono essenziali per le aree interne, completando le attività agricole e artigianali e contribuendo a preservare borghi e paesaggi, prevenendo dissesti idrogeologici e spopolamento. “L’agriturismo è ormai parte integrante delle vacanze degli italiani e degli stranieri – sottolinea Antonio Baselice, presidente di Terranostra Puglia – e oggi è in grado di offrire esperienze a 360 gradi nelle campagne pugliesi, senza rinunciare alla qualità enogastronomica che ne ha decretato il successo”.

Il turismo enogastronomico è il vero motore dell’economia turistica pugliese: 5 milioni di ulivi secolari, 60 prodotti DOP e IGP, 4 STG nazionali e 2 bevande spiritose IG regionali per un totale di 66 indicazioni geografiche. Secondo l’Osservatorio Ismea-Qualivita, il settore dei prodotti certificati in Puglia vale 678 milioni di euro, a cui si aggiungono 379 prodotti tradizionali riconosciuti dal Masaf. La regione è anche leader nazionale nell’agricoltura biologica, con 311mila ettari coltivati, e vanta la rete di Campagna Amica, la più ampia di mercati diretti in Italia. Il 32% dei turisti enogastronomici italiani considera la Puglia tra le prime tre regioni italiane per qualità del cibo e autenticità delle esperienze. Il 23% dichiara di voler programmare un viaggio in regione per vivere esperienze culinarie, mentre oltre il 20% lo ha già fatto.

A trainare l’attrattività della Puglia c’è anche il turismo lento: cammini, ciclovie, ippovie, vie di pellegrinaggio e sentieri alla scoperta degli angoli più nascosti del territorio. Nel 2023, il turismo legato ai cammini è cresciuto del 45%. Le donne rappresentano il 58% dei camminatori, la fascia più numerosa è quella tra i 50 e i 70 anni, e i pugliesi si posizionano al terzo posto nazionale per partecipazione, dietro lombardi e veneti.

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