È partita ieri la terza annualità del servizio di Educativa di strada del Comune di Bari, gestito dal Consorzio Servizi Sanitari di Capitanata (associate esecutrici San Giovanni di Dio e Crescita e Sviluppo) e finanziato dall’assessorato al Welfare. Un progetto quadriennale che punta a intercettare ragazzi e ragazze nei contesti informali della città, soprattutto nei quartieri più a rischio di esclusione sociale, con un impegno economico annuo di oltre 333mila euro.
“L’Educativa di strada è uno di quei servizi del welfare che lavora sotto traccia, spesso nei quartieri più periferici, lasciando un segno tangibile nelle vite dei bambini e dei ragazzi che riesce ad ‘agganciare’ – ha dichiarato l’assessora al Welfare Elisabetta Vaccarella –. Sono quasi 420 gli utenti presi in carico nelle prime due annualità, a conferma della validità di un intervento che nasce per intercettare, fuori dai contesti formali, il disagio vissuto da tanti minori a rischio di esclusione sociale”.
Il progetto, avviato nel 2023 e in corso fino al 2027, prevede interventi itineranti dal lunedì al venerdì pomeriggio e, da quest’anno, anche due mattine a settimana. Le equipe di strada – composte da educatori professionali e animatori sociali – operano in tutti i municipi cittadini, con una presenza capillare in quartieri come Libertà, San Girolamo, Japigia, Ceglie, San Paolo, San Pio, Catino, Palese, Carbonara, Loseto, Carrassi, San Pasquale e Poggiofranco.
Attualmente i minori presi in carico sono 419, di cui cinque di origine straniera. La metodologia del progetto prevede diverse fasi – dalla mappatura delle aggregazioni giovanili all’aggancio, dal consolidamento della relazione alla progettualità condivisa – fino al “distacco”, quando i ragazzi acquisiscono maggiore autonomia e consapevolezza delle proprie risorse.
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