Oggi si è svolta, in Commissione Trasparenza del Comune di Bari, un’audizione con i rappresentanti delle realtà sportive e del comitato dei genitori legati al Pala San Pio. Un momento di ascolto e confronto, richiesto e sostenuto da Fratelli d’Italia, per raccogliere testimonianze, disagi e proposte da portare all’attenzione dell’Amministrazione.
“Già nelle scorse settimane – chiariscono Laura De Marzo e Antonio Ciaula, Consiglieri comunali FdI – abbiamo presentato un’interrogazione scritta, indirizzata anche al Sindaco Leccese, da cui però non è giunta alcuna risposta. L’unico riscontro – parziale e insoddisfacente – è arrivato dall’assessore Scaramuzzi, che tuttavia non ha affrontato né risolto il nodo centrale: la totale assenza di un’alternativa concreta, valida e immediata per consentire alle associazioni di proseguire le proprie attività durante la chiusura dell’impianto.
Il centro sportivo San Pio non è solo una palestra – continua Fdl – è un presidio educativo, sociale e culturale. Un punto di riferimento per un’intera comunità. Ma oggi si trova abbandonato, senza prospettive né tempi certi. E questo nonostante le promesse del sindaco Leccese, che proprio da San Pio aveva annunciato “presenza” e attenzione verso le periferie. Ma esserci davvero, per noi, significa accorgersi dei problemi, assumersi la responsabilità dei ritardi, garantire soluzioni.
E invece, ancora una volta, questa Amministrazione si muove solo quando l’emergenza è già esplosa, in perfetta continuità con il passato. Una buona amministrazione, al contrario, programma, monitora, ascolta e previene.
Ringraziamo il consigliere delegato allo Sport, Lorenzo Leonetti, per aver partecipato e ascoltato le istanze del territorio. Ma ora servono atti, non parole. Noi continueremo ad agire con responsabilità e determinazione”.
Nel frattempo sono giunte anche le parole dell’Ascd Europa: “Se ci chiedessero che rumore fa il silenzio, noi risponderemmo con l’eco delle voci e dei palloni che al Pala San Pio, non rimbombano più. Non è una news, ormai lo sapete: ne stanno parlando ovunque. Ne stanno parlando tutti, ma molti arrivano in ritardo. Esattamente così come avevamo previsto – e vi alleghiamo qui un servizio dell’aprile 2024, ma tanti ce n’erano stati prima – quest’anno noi, e con noi intendiamo centinaia di atleti e atlete, non abbiamo una “casa”. Il nostro Pala San Pio è ostaggio di lavori iniziati tardi che non si sa esattamente quando finiranno. Siamo lì ogni giorno, perché nel frattempo stanno prendendo il via all’esterno le attività, e vediamo con i nostri occhi quanto accade. Si va a rilento e nel frattempo tanti hanno già deciso di lasciare lo sport, il vero dramma di tutta questa storia.
Vogliamo tranquillizzare tutti i nostri piccoli atleti, non abbiamo smesso di lottare. Siamo in primis al fianco del Comitato costituitosi recentemente da parte dei genitori, e siamo in continuo fermento per trovare ulteriori spazi. Alcuni li abbiamo già trovati, la nostra serie C per esempio, ha già preso il via. Ma non solo. Tranquilli, noi non ci fermiamo. Faremo di tutto affinché presto si possa tornare a sentire l’eco delle vostre voci, dei palloni, del tifo e dei momenti insieme, nel nostro Pala San Pio, faremo di tutto affinché il diritto allo sport non venga negato a nessuno. E specifichiamo che questa non è una questione politica, non esistono colori, esistono solo i fatti e così non può andare: non si possono lasciare senza palazzetto centinaia di ragazzi e ragazze, senza neanche avere strutture sostitutive idonee nelle vicinanze, senza neanche preoccuparsi di un’alternativa, senza neanche monitorare l’andamento dei lavori giorno per giorno. Perché adesso è troppo tardi, ma prima non lo era. Dovevamo rientrare a settembre, ma siamo letteralmente sotto il cielo aperto. Vi chiediamo di fare rumore: firmate la petizione portata avanti dal comitato. Per informazioni veniteci a trovare al Pala San Pio”.