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In Puglia nascono le “botteghe scuola” per rilanciare l’artigianato

Grazie all’accreditamento delle botteghe scuola artigiane sarà possibile creare una rete di formazione e trasferimento delle competenze dei maestri artigiani

Pubblicato da: redazione | Gio, 11 Settembre 2025 - 13:43
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 Un’importante opportunità per la transizione generazionale e per il trasferimento delle competenze all’interno delle piccole imprese: nei giorni scorsi la Regione Puglia ha pubblicato sul proprio bollettino ufficiale la delibera con la quale, dopo anni di attesa, disciplina i requisiti per l’accreditamento delle “botteghe-scuola”. Il provvedimento, che dà seguito alla legge regionale 26 del 2018, è anche e soprattutto risultato del pervicace impegno di Confartigianato Puglia, che da svariati anni professa l’importanza strategica di un sistema regionale di questo tipo nel comparto artigiano.

Grazie all’accreditamento delle botteghe scuola artigiane, infatti, sarà possibile creare una rete di formazione e trasferimento delle competenze in cui i “Maestri Artigiani”, già riconosciuti dalla Regione Puglia in base alla richiamata norma del 2018, potranno attivare iniziative formative di vario tipo e non necessariamente in forza di un contratto di lavoro con i discenti.

L’auspicio è principalmente quello di coinvolgere i più giovani e dare così un contributo importante in termini di orientamento precoce e consapevolezza, riduzione dell’emigrazione giovanile, transizione generazionale e sviluppo di nuove imprese all’interno del nostro territorio, ibridando le competenze specialistiche dei “Maestri” con l’entusiasmo e le skills tecnologiche dei più giovani.

Il Presidente di Confartigianato Imprese Puglia, Francesco Sgherza, ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: “Già da prima del 2018 Confartigianato ha sostenuto in ogni sede l’importanza di questo provvedimento. Meglio tardi che mai: un sistema regionale di botteghe scuola non è il vezzo di un comparto ma un atto concreto per fornire risposta a quelle necessità che oggi vediamo emergere da ogni dato sul rapporto tra i giovani e il lavoro. Con il binomio Maestri-Botteghe puntiamo a ricostruire un modello di successo che è alla base del Made in Italy, in cui le competenze vengono trasferite in via diretta tra imprenditore e discente. Una sfida in cui Confartigianato sarà presente per fornire tutta l’assistenza necessaria alle imprese, grazie ai propri enti di formazione e al proprio Centro di assistenza tecnica-CATA”.

L’importanza di attuare provvedimenti come quello sulle Botteghe-Scuola è confermata dai dati più recenti sull’occupazione. Nel 2024, in Italia, su un totale di 5,5 milioni di nuovi ingressi previsti nel mercato del lavoro, quasi 840mila (pari al 15 per cento del totale delle entrate attese) hanno riguardato operai specializzati. La ricerca di queste figure si è rivelata particolarmente impegnativa: nel 63,8 per cento dei casi, infatti, gli imprenditori hanno segnalato notevoli difficoltà nel reperimento e, quando la selezione ha avuto esito positivo, il processo ha richiesto in media quasi cinque mesi per essere completato (dati Unioncamere- Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sistema Informativo Excelsior).

Per la Puglia, in particolare, si tratta di una vera e propria emergenza demografica e occupazionale: nei prossimi anni sarà cruciale attuare interventi con ricadute efficaci in formazione, orientamento e politiche attive del lavoro. Senza un’azione mirata, l’esodo dei senior rischia di lasciare un vuoto quasi impossibile da colmare, soprattutto in un territorio che già fatica a trattenere i propri giovani talenti.

La Puglia dovrà avvicendare migliaia e migliaia di lavoratori che lasceranno definitivamente la propria occupazione, in gran parte per raggiunti limiti di età, cosa che genererà carenza di competenze specialistiche in settori strategici.

Per Sgherza “Si tratta di dati che sottolineano come la trasmissione di competenze e il ricambio generazionale non siano solo un obiettivo culturale, ma una necessità impellente per la sopravvivenza e la crescita del tessuto produttivo pugliese. Continueremo a lavorare con l’assessorato al lavoro e alla formazione professionale della Regione affinché, tramite appositi avvisi pubblici anche a valere su fondi comunitari, il sistema pugliese delle Botteghe possa diventare realtà nel più breve tempo possibile”.

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