Un furto da decine di migliaia di euro scuote le campagne di Noicattaro. Nei giorni scorsi, una delle aziende associate a Confagricoltura Bari-BAT ha subito la sottrazione di 8-10 tonnellate di uva Autumn Crisp, per un valore stimato tra 30.000 e 35.000 euro. Non un episodio isolato o improvvisato, ma un vero e proprio colpo organizzato, secondo l’associazione di categoria.
«Chi taglia, chi carica, chi trasporta e chi rivende: siamo di fronte a un fenomeno strutturato, non a pochi quintali portati via da singoli» spiega Massimiliano Del Core, presidente di Confagricoltura Bari-BAT.
Dietro a questo furto c’è una ferita profonda per il mondo agricolo: le imprese, già alle prese con costi di produzione sempre più alti, carenza di manodopera e mercati incerti, si trovano ora a confrontarsi con un clima di insicurezza crescente. Molti agricoltori sono costretti a presidiare i campi in prima persona, esponendosi a rischi personali, senza un adeguato supporto.
Confagricoltura Bari-BAT chiede un riconoscimento della gravità del fenomeno come furto aggravato e organizzato e non come episodio marginale. Tra le richieste, controlli straordinari nelle campagne di Noicattaro e dei comuni limitrofi e l’apertura di un tavolo istituzionale permanente tra autorità di pubblica sicurezza e rappresentanze agricole.
«Serve garantire un presidio delle zone rurali, anche attraverso incentivi e finanziamenti che favoriscano la diffusione di sistemi di videosorveglianza», sottolinea Del Core. «Lo Stato deve tutelare la proprietà privata e la sicurezza delle imprese agricole. Non possiamo continuare a lavorare con la paura, sentendoci soli di fronte a una criminalità che colpisce il cuore della nostra economia».
Un campanello d’allarme che mette in evidenza come il settore agricolo, fondamentale per l’economia locale, abbia bisogno non solo di strumenti produttivi, ma anche di sicurezza concreta e protezione dalle organizzazioni criminali che mirano ai frutti del lavoro quotidiano.