La Regione Puglia stanzia 25 milioni di euro per il sostegno alle produzioni culturali e agli operatori dello spettacolo dal vivo. La decisione è arrivata con una delibera di Giunta, approvata su proposta dell’assessora alla Cultura Viviana Matrangola, che ha autorizzato una variazione di bilancio destinata a finanziare la misura “Sostegno alle produzioni culturali delle ICC e altre organizzazioni culturali”, nell’ambito dell’Accordo per la Coesione sui fondi POC 2021-2027.
Le risorse saranno impiegate per la programmazione triennale 2025-2027 dei soggetti beneficiari del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (ex FUS), riconosciuti dal Ministero della Cultura, con una dotazione di 8 milioni di euro all’anno. Un ulteriore milione di euro sarà invece riservato per il 2025 ai soggetti pubblici regionali riconosciuti dal Ministero, con l’esclusione delle fondazioni e degli enti partecipati della Regione, che attingeranno da altri fondi.
“Con questo provvedimento – ha dichiarato il presidente Michele Emiliano – la Regione si conferma al fianco del comparto creativo. La variazione di bilancio ci permetterà di garantire il cofinanziamento obbligatorio previsto per i progetti che ricevono fondi ministeriali, assicurando la sostenibilità e la qualità delle produzioni artistiche. È un impegno concreto a favore di chi, attraverso la cultura, contribuisce allo sviluppo locale e alla crescita della scena artistica pugliese”.
Soddisfatta anche l’assessora Matrangola, che ha sottolineato il valore strategico della misura: “Le produzioni artistiche e lo spettacolo dal vivo sono un asset fondamentale per la nostra regione. Con questo intervento rispondiamo a una richiesta precisa del mondo culturale, sostenendo la programmazione pluriennale dei soggetti riconosciuti dal Ministero e legandola alla triennalità dei bandi nazionali. È un investimento sulla cultura come motore di rigenerazione sociale, economica e occupazionale”. La delibera prevede ora l’avvio di procedure negoziali con i soggetti FNSV per l’assegnazione dei cofinanziamenti alle attività programmate, alcune delle quali partiranno già da gennaio 2025. I confronti tra Regione e operatori inizieranno entro il mese di ottobre.
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