Uno spazio sicuro, protetto, dove poter parlare, confrontarsi, trovare ascolto e strumenti per affrontare il disagio. È questo l’obiettivo del progetto “Sportelli di Ascolto”, finanziato dal Municipio II di Bari e presentato questa mattina a Palazzo della Città, alla presenza dell’assessora comunale al Benessere sociale Elisabetta Vaccarella, della presidente del Municipio II Alessandra Lopez, del presidente della Commissione Welfare Marco Pesce e dei rappresentanti dei servizi sociali municipali.
Il progetto, realizzato in collaborazione con la cooperativa SoleLuna, prevede l’attivazione – da ottobre 2025 ad aprile 2026 – di sportelli di ascolto psicologico all’interno di dieci scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio. A illustrare le attività è stata Francesca Bartolomeo, vicepresidente della cooperativa, davanti a dirigenti scolastici e insegnanti degli istituti coinvolti.
Gli sportelli, attivi una volta a settimana per tre ore, offriranno un punto di riferimento a studenti, insegnanti e genitori, con l’obiettivo di promuovere il benessere psicologico e prevenire fenomeni di disagio, isolamento o conflitto. Tra le scuole coinvolte figurano: il De Amicis-Laterza Monte San Michele, il Panetti-Pitagora, il Massari-Galilei, il Michelangelo, il Loi-Santomauro, il liceo Fermi, l’alberghiero Perotti, l’istituto Margherita, il Poggiofranco-Fiore e lo Zingarelli.
A condurre gli incontri saranno dieci psicologhe psicoterapeute, che realizzeranno anche laboratori esperienziali e gruppi di parola dedicati a temi cruciali per gli adolescenti: bullismo e cyberbullismo, ansia, solitudine, amore e sessualità, gestione dei conflitti, inclusione e comunicazione efficace. “È un segnale fortissimo – ha dichiarato l’assessora Vaccarella – in un periodo in cui il disagio adolescenziale è una vera emergenza sociale. Portare lo psicologo a scuola significa offrire un aiuto concreto nei luoghi dove i ragazzi vivono ogni giorno, dando anche un supporto alle famiglie e agli insegnanti. È una parte importante della strategia comunale per la tutela della salute mentale dei più giovani”.
“Crescere è un percorso pieno di emozioni difficili da decifrare – hanno aggiunto la presidente Lopez e il presidente Pesce – e in certi momenti trovare qualcuno che ascolti senza giudicare può fare la differenza. Questi sportelli non sono solo uno spazio di ascolto, ma un presidio di accoglienza emotiva e di comunità: un modo per dire ai ragazzi che non sono soli. Perché prendersi cura delle nuove generazioni è una responsabilità collettiva che ci riguarda tutti”.