Va avanti il processo per la strage di giovani sulla Statale 96, avvenuta l’11 dicembre 2022 alle porte di Bari, in cui persero la vita Sara Grimaldi (19 anni), Elisa Buonsante (25) e Michele Traetta (21), mentre un quarto ragazzo rimase gravemente ferito. Nell’ultima udienza dibattimentale sono stati ascoltati il consulente tecnico della Procura e lo stesso imputato, Gaetano Caputi, accusato di omicidio stradale pluriaggravato. Il consulente tecnico della difesa, invece, non si è presentato: per questo il giudice ha disposto il rinvio del procedimento al 22 gennaio 2026, data in cui sarà completata l’escussione e si terranno le discussioni finali.
“Rabbia e tristezza, perché non c’è pentimento”, ha dichiarato Anna Mideja, madre di Sara Grimaldi, all’uscita dall’aula, esprimendo la sofferenza dei familiari che da quasi tre anni chiedono giustizia. Il procedimento è seguito dalla Procura di Bari, che al termine delle indagini preliminari ha chiesto il rinvio a giudizio per Caputi, ritenuto l’unico responsabile dell’incidente. L’imputato era alla guida di una Mini One diretta verso Altamura quando, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbe viaggiato a oltre 120 km/h in un tratto con limite di 50 km/h, tentando un sorpasso da destra mentre le auto che lo precedevano rallentavano per far immettere un pullman sulla carreggiata. La manovra, unita all’eccessiva velocità, avrebbe provocato lo schianto contro l’autobus, con esiti devastanti.
L’auto è stata proiettata contro un muro di cemento a circa trenta metri di distanza. Michele Traetta è morto sul colpo, mentre Elisa Buonsante e Sara Grimaldi sono decedute poco dopo il ricovero in ospedale. Il conducente del bus, inizialmente indagato come atto dovuto, è stato successivamente archiviato poiché “privo di responsabilità nella dinamica”. La prossima udienza di gennaio segnerà una tappa decisiva in un processo che si trascina da quasi tre anni.