Da luglio l’ufficio postale di piazza Europa, nel quartiere San Paolo, è chiuso per lavori di ristrutturazione. Le serrande abbassate da mesi hanno lasciato un intero quartiere di circa 40mila abitanti con un solo punto di riferimento attivo: l’ufficio di viale Lazio. Il risultato è un vero e proprio caos quotidiano. Pensionati costretti a mettersi in fila all’alba per il ritiro della pensione, file interminabili davanti agli sportelli e ai bancomat – spesso non funzionanti o attivi a giorni alterni – e migrazioni forzate di chi, non avendo mezzi propri, deve raggiungere a fatica l’altro ufficio.
Secondo quanto riferito dai residenti, ma anche come confermato da Poste che lo scorso settembre aveva mandato un chiarimento in merito, la chiusura dell’ufficio di piazza Europa sarebbe legata a infiltrazioni d’acqua, ma, denunciano i cittadini “a distanza di mesi nessun operaio è stato visto all’opera continuano solo ad essere rimandati i lavori (foto in basso)”. Nel frattempo anche la Casa della Salute di via Cacudi, sempre per lo stesso motivo, è chiusa e, anche in questo caso, sempre secondo i cittadini, non ci sarebbero cantieri in vista.
“È un disservizio enorme per un quartiere popoloso come il nostro – denunciano –. Ci sentiamo abbandonati. Abbiamo chiesto l’intervento della presidente del Municipio III, ma finora nessuna risposta. È una situazione insostenibile”. La rabbia monta anche per la perdita di altri presidi negli anni: prima la chiusura degli uffici Inps e del Giudice di Pace, ora la posta e la Casa della Salute. “Ci stanno prendendo in giro – proseguono – facciamo appello a tutte le forze politiche locali e in particolare all’assessore allo Sviluppo economico del Comune, Pietro Petruzzelli, perché si adoperino per restituire al più presto i servizi postali e sanitari al quartiere”.
