Cresce la preoccupazione tra gli allevatori pugliesi dopo le recenti comunicazioni arrivate da alcuni caseifici locali, che avrebbero annunciato una riduzione del prezzo del latte conferito di circa 0,02 euro al litro. Una decisione che, secondo i produttori e Confagricoltura Puglia, non trova giustificazione nelle dinamiche di mercato attuali, visto che non risultano flessioni nella domanda né aggiornamenti al ribasso dei listini della grande distribuzione.
Antonello Bruno, presidente di Confagricoltura Puglia, ha sottolineato come una riduzione ingiustificata potrebbe avere effetti immediati e negativi su centinaia di aziende già alle prese con costi di produzione elevati. Nel corso degli anni, episodi simili hanno spesso richiesto interventi istituzionali e la convocazione di tavoli di filiera per tutelare i produttori, ricordando in particolare l’accordo del 2021, siglato con la Regione Puglia, che stabiliva come il latte non potesse essere pagato al di sotto dei costi di produzione.
Oltre alla questione dei prezzi, cresce il sospetto che sul mercato regionale possa arrivare latte a basso costo proveniente da circuiti non completamente tracciati o da fuori regione, con una conseguente pressione al ribasso sui conferimenti locali. Per questo Confagricoltura Puglia chiede il rinvio immediato della riduzione del prezzo fino al 31 dicembre 2025, per proteggere le aziende agricole durante la stagione in corso, e la convocazione urgente di un Tavolo regionale del latte per chiarire le motivazioni economiche alla base della decisione dei caseifici.
“La stabilità del prezzo del latte è fondamentale per tutelare le produzioni di qualità e la sopravvivenza delle aziende agricole familiari che caratterizzano il nostro territorio”, ha aggiunto Bruno, sottolineando come la gestione tempestiva e coordinata della questione sia necessaria per evitare tensioni e danni all’intero sistema lattiero-caseario pugliese.