VENERDì, 05 DICEMBRE 2025
85,572 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
85,572 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

BRT al Libertà, la presidente del Municipio I chiarisce: «Mai negato la sala»

La replica di Annamaria Ferretti dopo le polemiche sulla mancata concessione della sala municipale. Respingono le accuse i diretti interessati

Pubblicato da: redazione | Mar, 18 Novembre 2025 - 10:13
03-06-25 BRT fermate capolinea

Dopo le polemiche sorte nel quartiere Libertà sulla mancata concessione della sala municipale per un incontro pubblico dedicato al progetto BRT, arriva la precisazione della presidente del Municipio I, Annamaria Ferretti. La vicenda aveva suscitato malumori tra residenti e commercianti, che avevano chiesto uno spazio istituzionale per discutere dell’intervento e delle sue ricadute su mobilità, parcheggi e attività economiche.

La presidente del Municipio I, dopo aver appreso delle lamentele del comitato, ha fornito la sua versione dei fatti: «Nei giorni scorsi ho appreso di una richiesta della sala conferenze da parte di un gruppo di residenti che voleva parlare con il consigliere Bratta. Per come mi è stata posta – spiega – sembrava un incontro tra poche persone, di natura politica. Ho fatto rispondere alla segreteria che mi serviva conoscere da chi fosse presentata la richiesta e gli argomenti all’ordine del giorno. Mi hanno anche detto che non era richiesta la mia presenza. Come potevo affidare la sala conferenze senza alcun referente?».

La presidente sottolinea che non ci sarebbe stato un rifiuto pregiudiziale, ma una necessità di chiarezza: «Io non ho mai negato a nessuno la sala – precisa – ma devo conoscere il referente, anche per sapere a chi viene affidato lo spazio».

La discussione sulla BRT continua dunque su un doppio binario: da un lato la richiesta di maggiore dialogo da parte del quartiere, dall’altro la volontà del Municipio di gestire gli spazi pubblici con criteri ritenuti necessari per garantire trasparenza e responsabilità nell’utilizzo.

 

La replica del consigliere Bratta

Desidero precisare, con rammarico, quanto segue.
Prendo atto che la stessa Presidente Ferretti continui a interpretare le informazioni secondo una propria lettura, poiché nella richiesta formale presentata dal comitato spontaneo di residenti e cittadini contrari al BRT non viene in alcun modo menzionato il Consigliere Bratta.

La richiesta, infatti, era rivolta esclusivamente al dott. Scaramuzzi, in qualità di Assessore, e ai dirigenti dell’IVOP, al fine di ottenere chiarimenti e informazioni in merito alla questione. Il Consigliere Bratta non aveva alcun ruolo in tale iniziativa: è stato unicamente messo a conoscenza dell’incontro ed è stato invitato esclusivamente in qualità di commerciante, non quale rappresentante politico.

Desidero inoltre ricordare che la stessa Presidente Ferretti ha più volte affermato pubblicamente che il Primo Municipio è la “casa di tutti i cittadini” e che la sala conferenze è a disposizione delle associazioni e dei comitati. Pertanto, non spetta al Presidente assumere decisioni arbitrarie in merito all’utilizzo degli spazi istituzionali: il ruolo ricoperto non è quello di “fare il bello e il cattivo tempo”, ma di garantire accesso equo, trasparenza e correttezza procedurale.

Invito, con cortesia ma fermezza, a evitare in futuro la diffusione di informazioni non corrispondenti al vero, specialmente tramite organi di stampa. È essenziale non attribuire ai cittadini richieste che non hanno formulato, evitando così ogni sovrapposizione tra attività politica e attività civica.

La replica del comitato

 In riferimento alla comunicazione pubblicata dalla Presidente del Municipio I, riteniamo necessario ristabilire la verità dei fatti riguardo alla mancata concessione della sala municipale, richiesta da un gruppo di cittadini e commercianti del quartiere Libertà per un incontro informativo sul progetto BRT.
Nella richiesta formale inviata al Municipio I – protocollata e visionabile – il consigliere Bratta non compare in alcun punto.
La sua presenza, in quanto commerciante del quartiere, era eventuale e successiva, come semplice cittadino.
“La Presidente sostiene di non sapere chi fosse il referente del comitato.
Anche questa affermazione è palesemente inesatta.
Nelle email intercorse tra me Alessandro De Bari e la segreteria del Municipio, alla richiesta di “indicare il referente”, come documentato dalle e mail, lo stesso è stato indicato.
Questa informazione, dunque, era nota e disponibile, e non può essere negata a posteriori.
Sempre nelle email ufficiali, il Municipio chiedeva con chi volessimo confrontarci della Ripartizione IVOP e dell’Assessorato ai Lavori Pubblici.
La risposta è stata inequivocabile:
l’Assessore ai Lavori Pubblici e i tecnici della Ripartizione IVOP
Dunque, la Presidente era perfettamente a conoscenza della natura dell’incontro richiesto, del suo carattere informativo e della volontà dei cittadini di dialogare con le istituzioni competenti.
Dichiarare oggi il contrario significa creare una narrazione non aderente ai fatti.
La documentazione lo conferma:
è stata la Presidente, direttamente, a negare l’utilizzo della sala municipale, impedendo un momento pubblico di confronto su un’opera che avrà conseguenze profonde sul quartiere Libertà.
Non un ufficio, non un regolamento: una scelta politica.
La Presidente ha più volte definito il Municipio un “presidio di democrazia”, una “casa aperta ai cittadini”, un luogo in cui il territorio trova ascolto.
Tuttavia, quando cittadini e commercianti hanno davvero chiesto ascolto, trasparenza e un confronto aperto, la risposta è stata: NO.
È difficile parlare di “democrazia territoriale” quando una sala pubblica viene negata a chi vuole semplicemente informarsi su un progetto che inciderà su mobilità, commercio e vivibilità.
I cittadini non possono essere divisi in “chi può” e “chi non può” accedere agli spazi pubblici.” , così Alessandro De Bari
Il quartiere Libertà non è un pubblico da filtrare, ma una comunità da ascoltare.
Negare una sala municipale significa negare, di fatto:
•il diritto all’informazione,
•il diritto al confronto,
•il diritto alla partecipazione.
E questo è l’opposto della democrazia che il Municipio dice di voler rappresentare.
Il rifiuto non fermerà l’iniziativa.
L’incontro si terrà comunque in altri spazi del quartiere, perché la partecipazione non dipende dal permesso della Presidente, ma dalla volontà dei cittadini.
Conclusione
Chiediamo alla Presidente del Municipio I di ritirare le affermazioni inesatte e di ripristinare un rapporto trasparente con il territorio.
Le istituzioni devono essere la casa di tutti, non di pochi.
Il quartiere Libertà chiede rispetto, ascolto e verità.
E continueremo, uniti, a pretenderli.
© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Puglia, campagne devastate da nubifragi e...

Il maltempo continua a mettere a dura prova le campagne pugliesi....
- 4 Dicembre 2025

Il Bari strappa un punto alla...

Primo obiettivo: non prenderle! È questo il diktat di Vincenzo Vivarini...
- 4 Dicembre 2025

Bari, allo stadio della Vittoria due...

Il Museo dello Sport di Bari organizza la prima edizione dell’Open...
- 4 Dicembre 2025

Nardò, trovata viva Tatiana

Tatiana Tramacere è stata trovata viva e sta bene. Lo si...
- 4 Dicembre 2025