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Ad Andria il primo taglio cesareo con una cannula arteriosa femorale: intervento riuscito al Bonomo

Ha consentito ad una 33enne di Corato di dare alla luce una bimba in buone condizioni generali

Pubblicato da: redazione | Mer, 19 Novembre 2025 - 14:15
taglio cesareo

Nei giorni scorsi l’equipe del dott. Beniamino Casalino, direttore dell’Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia, in collaborazione con l’unità operativa semplice di Angiografia Interventistica, di cui è responsabile il dott. Fabio Quinto, ha effettuato con successo la prima procedura chirurgica di taglio cesareo elettivo con posizionamento preventivo di cannula arteriosa femorale, a protezione di una eventuale emorragia del postpartum, che ha consentito ad una 33enne di Corato di dare alla luce una bimba in buone condizioni generali.

La donna, già mamma di due bambini, era stata ricoverata presso la U.O.C. Ginecologia e Ostetricia del Bonomo di Andria in quanto portatrice di una placenta previa parziale circumvallata. “Gli accertamenti preoperatori – spiega il dott. Casalino – ci hanno indotto a programmare il parto mediante taglio cesareo alla 37ma settimana di gestazione, infatti la diagnosi di placenta previa (cioè bassa) che occludeva il canale del parto, impediva la possibilità di procedere ad un parto naturale e, soprattutto, avrebbe esposto la paziente a temibili complicanze quali emorragie improvvise e, anche durante il taglio cesareo, la necessità di dover procedere a procedure estreme quali la rimozione dell’utero, in caso di difficoltà nella gestione dell’emorragia”.

“In accordo alle linee guida vigenti – prosegue il direttore dell’Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia – con l’aiuto del dott. Alberto Tarantini, è stato effettuato il taglio cesareo presso il blocco operatorio del Bonomo, coadiuvati dal dott. Luigi Rizzi, referente della rete aziendale del parto indolore della U.O.C Anestesia e Rianimazione, diretta dal dott. Nicola Di Venosa. “La nostra equipe – continua il dott. Fabio Quinto – ha provveduto ad incannulare l’arteria femorale della paziente, prima dell’esecuzione dell’intervento. Tale procedura è raccomandata, dove vi siano le competenze, al fine di poter tempestivamente procedere alla eventuale occlusione dei vasi uterini per il controllo di emorragie imponenti e incontrollate del postpartum”.

“La procedura eseguita presso il Bonomo – commenta il Commissario straordinario Asl Bt Tiziana Dimatteo – è un esempio virtuoso di come competenze professionali integrate e trasversali possano potenziare l’offerta di salute e sicurezza per la popolazione. Questo rende la nostra Asl pronta ad affrontare casi complessi in modo adeguato e consono a quelle che sono le più moderne procedure e linee guida vigenti”.

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