Nel mondo agricolo della Puglia, dove la siccità degli ultimi anni si fa sentire sempre più spesso, ogni annuncio che riguarda l’acqua viene accolto quasi come una buona notizia attesa da tempo. Non stupisce quindi la soddisfazione espressa dall’Anicav, l’associazione che riunisce le industrie delle conserve alimentari vegetali, dopo la comunicazione del sottosegretario al Masaf Patrizio Giacomo La Pietra sul nuovo stanziamento destinato a un’opera infrastrutturale considerata strategica.
Il progetto prevede la realizzazione di un collegamento idrico tra la diga di Occhito, nel Foggiano, e quella del Liscione, in provincia di Campobasso. Un’opera che, secondo la filiera del pomodoro, potrebbe rappresentare una svolta nelle future campagne di trasformazione, assicurando maggiore disponibilità d’acqua alle aziende agricole e riducendo il rischio di crisi legate alla scarsità idrica.
Per l’Anicav, l’intervento non è solo utile, ma necessario. L’associazione ricorda come, ogni anno, grandi quantità d’acqua vadano perdute, pur potendo essere utilizzate a fini irrigui. Una situazione che appare sempre più insostenibile mentre i campi pugliesi, soprattutto quelli della Capitanata, continuano a fare i conti con stagioni segnate da siccità e riserve idriche insufficienti.
Il ringraziamento dell’associazione va quindi al ministro Francesco Lollobrigida e al sottosegretario La Pietra, che – sottolineano – hanno dato ascolto alle richieste avanzate dalla filiera del pomodoro dopo anni di stasi. Ora, però, l’attenzione si sposta sui tempi di realizzazione dell’opera. L’auspicio è che i lavori possano procedere senza ostacoli e senza rallentamenti burocratici che rischierebbero di ritardare benefici attesi da tutto il comparto agricolo.
Per un territorio che vive di agricoltura e trasformazione agroalimentare, l’acqua non è solo una risorsa: è la condizione essenziale per programmare il futuro. E questa volta, il settore spera davvero che le promesse si trasformino rapidamente in fatti.