VENERDì, 05 DICEMBRE 2025
85,572 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
85,572 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Bari celebra il 25 novembre, ma le donne per strada hanno paura: “Non ci sentiamo sicure”

Le testimonianze di alcune cittadine. Tanti gli eventi previsti in città nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Pubblicato da: Francesca Emilio | Mar, 25 Novembre 2025 - 08:27
piazza umberto

Anche nel 2025 il fenomeno della violenza di genere continua a farsi sentire con forza. A Bari crescono sia le denunce sia gli accessi ai Centri antiviolenza, un segnale che racconta da un lato la gravità del problema, dall’altro una maggiore propensione delle donne a chiedere aiuto. Sul piano nazionale, gli ultimi dati ISTAT confermano un quadro ancora allarmante: in Italia sono 6,4 milioni le donne che hanno subito nel corso della vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, pari al 31,9% della popolazione femminile.

Numeri che raccontano solo in parte i timori quotidiani delle donne che spesso vivono con paura anche la propria città. Spesso le segnalazioni si moltiplicano sui social o nelle chat, tra queste “Non sei sola”, nata proprio per supportarsi tra donne, magari proprio nei rientri a casa negli orari più “scomodi”.  Secondo molte donne le zone maggiormente critiche a Bari dove, raccontano “è meglio evitare di circolare sole e in certi orari” sono corso Italia “dall’inizio alla fine”, il sottopasso Quintino Sella e ancora via Crisanzio (poco illuminata, sottolineano alcune), la zona della stazione centrale e piazza Umberto. Non è finita qui, anche via Luigi Zuppetta, angolo corso Cavour. “Sono tante le zone critiche – racconta una cittadina – basti pensare anche a piazza Luigi di Savoia o via De Giosa e via Celentano. La sera non appena chiudono i negozi non si può più camminare. In stazione ho avuto davvero paura anche alle 14 di pomeriggio, in giornata settimanale, uscita dal treno per il lavoro”. Parole a cui fanno eco quelle di tante altre. “Io la sera non attraverso più piazza Umberto – racconta un’altra cittadina – basta uno sguardo insistente e mi si chiude lo stomaco. Cambio strada, allungo il percorso, ma ormai è la normalità. Da donna non mi sento sicura neanche nella strada di casa, purtroppo sono capitate troppe cose, da pedinamenti a schiamazzi”. Ma la paura corre anche sui mezzi di trasporto, c’è chi di certe corse ha timore. “Il bus o il treno da sola, dopo un certo orario, non lo posso prendere – racconta una ragazzina di appena 16 anni – lo ha deciso mamma. Non ha torto, non mi sento al sicuro, specie nel ritornare verso casa, in periferia. Ci sono pochi controlli sui mezzi e ti senti solo”, conclude. “Purtroppo il problema di Bari è che se non ci difendiamo da sole – dice un’altra donna – nessuno lo fa. Sono costretta a portarmi lo spray al peperoncino quando basterebbe qualche pattuglia in più anche nei quartieri critici, come il Libertà”, conclude. “Si, ci sono le pattuglie – spiega un’altra donna – ma in zone come stazione centrale, piazza Umberto o piazza Cesare Battisti, stanno chiusi in macchina, non fanno neanche un giro a piedi come deterrente”. “Secondo me non c’è un luogo preciso dove queste cose accadono di più o di meno – racconta infine un’altra cittadina –  io anche sotto casa posso non sentirmi al sicuro se proprio in quel momento si trova una persona sbagliata. Ad esempio sono stata importunata verbalmente da un signore per tre volte e tutte e tre le volte l’ho incontrato in luoghi diversi di Bari.  Erano solo commenti, quindi non mi sono preoccupata più di tanto, ma comunque fastidiosi. Questo signore importunava anche le studentesse, non mi è capitato in prima persona, ma sicuramente ora non sento come posso sicuro neanche l’università”, conclude.

È in questo clima che Bari si prepara a vivere la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, oggi 25 novembre, con un calendario di iniziative diffuso in tutta la città, promosso dal Comune, dai Municipi, dalle scuole e dalle associazioni. La mattina sarà dedicata alle commemorazioni delle vittime di femminicidio baresi, con la deposizione di corone di fiori: alle 9.30 nei giardini dedicati a Chiara Brandonisio e Palmina Martinelli, alle 10 nel camerino del Teatro Petruzzelli intitolato ad Anna Costanzo, e alle 12 a Palese, dove una targa ricorda Santa Scorese.

Alle 10.30, nel foyer del Petruzzelli, si terrà l’incontro “Per non morire”, rivolto agli studenti delle scuole superiori. Attesa la testimonianza di Maria Antonietta Rositani, sopravvissuta nel 2019 a un’aggressione brutale. Con lei il responsabile del Centro Ustioni del Policlinico, Giulio Maggio, che ripercorrerà i giorni più critici del suo ricovero. Nel Tribunale di Bari, studenti e studentesse parteciperanno all’iniziativa “Oltre il processo – La cultura del rispetto e del consenso”, promossa da ANM, Comune, APS Giraffa e Ordine degli Avvocati. Il pomeriggio, alle 14, sarà svelata l’opera “Valori in corso” dell’artista Cisky; alle 14.30, in Corte di Assise, spazio alle letture e agli interventi dei ragazzi. Sempre a partire da oggi, 25  novembre, nell’androne di Palazzo della Città, sarà visitabile la mostra “Non chiamatelo amore” dell’artista pugliese Anna Cristino, un percorso dedicato alla cultura del rispetto e alla riflessione sulla violenza di genere. In serata, le fontane monumentali di piazza Moro e piazza Giulio Cesare si illumineranno di arancione per la campagna Orange the World. Nel pomeriggio si terrà un corteo transfemminista che partirà da piazza Umberto e attraverserà le strade di Bari.

La settimana proseguirà mercoledì 26 novembre con la giornata di studio “Atti persecutori: indagini, condotte e strumenti di difesa”, ospitata nell’auditorium della Polizia Locale e dedicata agli operatori sociali e alle forze dell’ordine. Giovedì 27 novembre, al Centro multimediale Giovanni Paolo II, il CAV del Comune proporrà l’incontro “Le parole che proteggono”, seguito dalla proiezione del documentario Le spose di BB. Venerdì 28 novembre, alla Casa delle Culture, sarà proiettato il docufilm “Santa subito” di Alessandro Piva, con la testimonianza di Rosa Maria Scorese, sorella di Santa. In parallelo, in tutti i quartieri proseguiranno le attività di “Generare culture nonviolente”: laboratori, percorsi creativi, incontri educativi e progetti rivolti a minori, famiglie e scuole. Dalla realizzazione dei “fiori rossi” in piazza Umberto ai laboratori emozionali di Japigia, dalle attività sulla parità di genere a San Nicola fino ai percorsi sulla cultura della pace nelle case di cittadinanza attiva di San Girolamo. Una settimana diffusa, corale, che prova a rispondere non solo ai numeri, ma anche alle paure quotidiane di chi vive la città con iniziative non solo del Comune, ma anche delle associazioni che lottano al fianco delle donne quotidianamente. In tal proposito, domani, 26 novembre, alle 20, la Casa della Cultura “Rocco Dicillo” di Triggiano ospiterà “Non l’ho mai detto”, l’evento promosso dall’associazione NONSEISOLABARI APS e dedicato a un racconto collettivo contro la violenza di genere. Una serata pensata come un viaggio emotivo fatto di parole, corpi e riflessioni, scritta e diretta da Daniela Desideri, con la partecipazione degli artisti di Héron – Danza Musica Spettacolo.

Sul palco anche la tecnica psicologa Fabiola Gigliotti, che guiderà il pubblico nell’ascolto di testimonianze e dinamiche emotive spesso taciute, e Alessandra Signorile, dirigente dell’ASD Pink Bari, da sempre vicina ai temi dell’empowerment e del sostegno alle donne. L’ingresso è gratuito e, durante la serata, sarà organizzata una raccolta fondi a supporto delle attività dell’associazione. Un appuntamento che unisce arte, consapevolezza e impegno civile, trasformando la scena in un luogo dove tutto ciò che “non è mai stato detto” può finalmente trovare voce.

Foto repertorio

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Puglia, campagne devastate da nubifragi e...

Il maltempo continua a mettere a dura prova le campagne pugliesi....
- 4 Dicembre 2025

Il Bari strappa un punto alla...

Primo obiettivo: non prenderle! È questo il diktat di Vincenzo Vivarini...
- 4 Dicembre 2025

Bari, allo stadio della Vittoria due...

Il Museo dello Sport di Bari organizza la prima edizione dell’Open...
- 4 Dicembre 2025

Nardò, trovata viva Tatiana

Tatiana Tramacere è stata trovata viva e sta bene. Lo si...
- 4 Dicembre 2025