Traslochi da una struttura all’altra con auto piene di materiale e allenamenti o partite sempre a rischio. È così che, dopo mesi (e tante promesse), vive ancora lo sport nel Municipio 5, in particolare a San Pio, luogo in cui è presente un unico palazzetto attualmente interessato dai lavori. A segnalare la presenza di costanti disagi sono i genitori che negli scorsi mesi hanno istituito un Comitato e oggi, sono tornati “alla ribalta” per evidenziare l’assenza di risposte per una situazione “ormai insostenibile”. Nononostante le interlocuzioni con l’assessore ai Lavori Pubblici Domenico Scaramuzzi, il sindaco Vito Leccese e il delegato allo Sport Lorenzo Leonetti, gli impianti indispensabili per le attività sportive, così come evidenziano, restano fuori uso o non disponibili.
A oggi, spiegano i genitori, le ragazze sono costrette ad allenarsi nella palestra Aldo Moro di Santo Spirito, un impianto inadatto per dimensioni e spazi soprattutto per via del soffitto, alto circa 4 metri e dunque “inadeguato per la pallavolo”. “Le difficoltà logistiche sono enormi — lamentano — ma continuiamo a far allenare le nostre figlie con spirito di adattamento”. Altri gruppi si allenano in una palestra di Bitonto, con spese molto onerose per le associazioni e condizioni non del tutto adeguate soprattutto per le più piccoline. “La palestra Fraccacreta di Palese – proseguono i genitori – indicata come soluzione principale, è ancora inutilizzabile: l’impianto d’allarme deve essere adeguato e i lavori, assicurati come imminenti, sono fermi da oltre un mese. Nessuna certezza neppure sulla palestra della scuola Cirielli al San Paolo, dove manca la firma della dirigente scolastica per autorizzarne l’uso. Da più di un mese, racconta il Comitato Genitori, “non riusciamo a ottenere un riscontro, e nel frattempo il tempo passa”.
La scadenza dell’unica finestra comunicata, quella del 31 gennaio, non risolve la situazione: il palazzetto di San Pio non sarà consegnato prima di marzo, nella migliore delle ipotesi. “Questo significa — spiegano i genitori — che, tra festività e burocrazia, avremmo a disposizione appena due mesi di attività in palestra. E solo se tutto andrà bene”. Nel frattempo, diversi incontri sportivi sono già stati rinviati perché non esistono spazi a norma disponibili nel territorio. La programmazione viene ormai modificata di settimana in settimana con bambini, ragazzi e genitori costretti a una continua precarietà e incertezza. “Siamo a dicembre – concludono i genitori – quanto dovremo aspettare ancora perché gli impianti scolastici tornino ad essere utilizzabili? I nostri figli hanno diritto a spazi sicuri per giocare, allenarsi e crescere”.
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