Il sistema sanitario britannico sta lavorando con i ricercatori degli Stati Uniti per sviluppare un’applicazione che possa impedire alla gente di suicidarsi. L’obiettivo è averne un prototipo pronto entro giugno 2016 per iniziarne l’utilizzo entro gennaio 2017. Il successo sarà poi valutato da esperti esterni nei successivi tre anni. L’applicazione permetterebbe ai medici di osservare 24h al giorno i loro pazienti a rischio suicidario, monitorando tutte le comunicazioni digitali: e-mail, social media, telefonate, in modo da individuare potenziali pericoli. Se per esempio qualcuno ha navigato su siti “psicologicamente deleteri” o è mancato ad un appuntamento, l’applicazione potrebbe allertare i medici che sarebbero poi in grado di contattare la persona e fornirle un sostegno adeguato. Tutti i pazienti dovrebbero sottoporsi volontariamente ad essere monitorati.
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David Fearnley, dirigente medico presso Merseycare, ritiene che “il potenziale è incredibile e permetterebbe di seguire con maggiore attenzione i pazienti e salvare più vite”. L’obiettivo del Merseycare è raggiungere un numero complessivo di “zero suicidi” entro il 2020”.
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L’applicazione è solo parte di questo processo: bisognerà sviluppare fiducia del paziente, coinvolgerlo nel progetto e formare il personale.
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Sebbene l’app non potrà di certo sostituirsi ai professionisti del settore, potrà essere un valido supporto per seguire al meglio i propri pazienti.