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Bari, il calvario del teatro Piccinni: la riapertura era prevista per il 4 ottobre del 2014

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Mer, 22 Marzo 2023 - 18:02
I lavori nel teatro Piccinni

Le ricostruzioni dei teatri baresi sono sempre tormentati. La storia del Petruzzelli è conosciuta, un calvario lungo 20 anni, ma per motivi diversi non è da meno quanto sta accadendo per il politeama Piccinni. Basti pensare che, inizialmente, la giunta comunale guidata ancora da Michele Emiliano aveva annunciato che il 4 ottobre del 2014 il teatro sarebbe stato inaugurato e riconsegnato ai baresi. Sono trascorsi quasi due anni e mezzo e il cantiere è ancora aperto, ma soprattutto è difficile ipotizzare quando potrà essere chiuso definitivamente. Si perché tra ricorsi e battaglie davanti ai giudici per l’assegnazione degli appalti l’incertezza ormai regna sovrana.

La prima fase del restyling

Ripercorriamo le tappe: i lavori, quelli riguardanti il primo stralcio, sono cominciati nell’ottobre del 2011: la prima fase della ristrutturazione è costata circa 5 milioni di euro, si sarebbe dovuta concludere in due anni ma così non è stato. Il ritrovamento di uno scheletro e il ritardo nel pagamento dei lavori alla ditta esecutrice hanno prodotto rinvii su rinvii.

Oltre agli impianti di emergenza, a cominciare da quello antincendio, sono stati riqualificati tutti gli spazi, con l’eliminazione delle barriere architettoniche e l’installazione di un ascensore per disabili e anziani. I posti a sedere sono stati incrementati di 114 unità con la riapertura del loggione. Le poltroncine sono state sostituite (in totale sono 775 i posti a sedere), così come la pavimentazione che sarà principalmente di pietra bianca di Trani. Il progetto prevede anche l’installazione di un nuovo sipario di sicurezza e il ripristino del sipario storico (che risale al 1854).

Il Consiglio di Stato blocca tutto

Terminato il primo stralcio, sono stati assegnati – non senza polemiche e riconteggi – i lavori riguardanti la seconda fase del restauro.  Il cantiere però non è stato riaperto: la seconda ditta classificata si è vista accogliere il ricorso d’urgenza presentato al Consiglio di Stato. In prima battuta, il Tar della Puglia aveva rigettato l’istanza della Athanor Consorzio Stabile di Bari, ma i giudici di secondo grado hanno ribaltato la decisione. Così l’appalto è stato nuovamente stoppato. Ora bisognerà attendere il 26 gennaio per la parola definitiva sulla questione. La giunta Decaro vorrebbe riconsegnare il Piccinni alla città entro la fine del mandato, ci riuscirà?

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