I consiglieri comunali di opposizione, Irma Melini e Domenico Di Paola, hanno illustrato durante una conferenza stampa i risultati di una loro ricognizione tra i cantieri aperti della città di Bari. Ciò che manca, soprattutto, è la sicurezza tra i lavoratori. Sicurezza richiamata anche durante un appello esplicito da parte della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Abbiamo visto nei diversi cantieri – ha spiegato Di Paola – e solo un operaio indossare il casco. So bene che il casco non è sempre obbligatorio, ma mi sembra che una particolare attenzione sulla sicurezza sui posti di lavoro debba essere posta. Quindi da tempo rivolgo un appello alla nostra amministrazione affinché si curi della sicurezza dei lavoratori come anche della sicurezza dei cittadini. Perché le aree calpestabili non sono chiaramente e nettamente separate da quelle di cantiere e , quindi, ci sono buche , voragini e detriti che sono separati da piccole reti. Soprattutto poi il decoro dei nostri cantieri è importante visto che la città – ha concluso – si appresta a vedere aprire altri cantieri nuovi e così facendo perde di appeals”
“I tempi e i costi della realizzazione delle opere – secondo Melini-, non sono un dato secondario rispetto alle esigenze e alla vivibilità per i nostri concittadini e per i commercianti. Su tutti il cantiere di via Sparano, la grande opera nel cuore della città, che ha dimostrato come le promesse del cantiere evento siano naufragate fra ritardi, sporcizia e bagni chimici a vista. In verità questa amministrazione ha promosso un bando per realizzare il “cantiere evento”, che non ha sortito alcun effetto sperato visto che non era neanche rivolto alle imprese baresi, che paradossalmente si distinguono nelle città del Nord Italia proprio per come gestiscono i cantieri evento. Ecco come il decoro dei cantieri e i ritardi nelle opere – ha proseguito Melini – incidono sulla vita quotidiana di commercianti e cittadini. Un altro esempio è il waterfront di San Girolamo, in cui i lavoratori, a dispetto di quanto promesso dall’assessore Galasso, non superano praticamente mai le venti unità. Tanto che si è arrivati a giornate in cui ci sono anche solo 11 lavoratori. Lo stesso problema – ha concluso la consigliera di centrodestra – esiste anche per altri cantieri dal centro alle periferie: è indubbio che ci siano i lavori in corso, ma durano troppo e con troppi disagi. Per questo chiediamo a questa amministrazione maggiore attenzione nella supervisione delle opere e nel rispetto dei tempi”.