Polemica fra la magistratura minorile di Bari e i legali della famiglia di Nicolina Pacini, la 15enne uccisa con un colpo di pistola in faccia sparato dall’ex compagno della madre il 20 settembre a Ischitella. Il botta e risposta, riportato dall’Ansa, riguarda le responsabilità legate all’affido e alla tutela della ragazzina dopo che il legale dei genitori ritiene che sia ormai provata “la responsabilità dei servizi sociali e dei Tribunali”.
“I bambini – spiega il presidente del Tribunale per i Minorenni di Bari, Riccardo Greco – erano stati affidati ai servizi sociali di Ischitella e collocati presso i nonni con la madre. L’unica ad aver violato il provvedimento del Tribunale per i Minorenni di Firenze è proprio la mamma, che li ha lasciati ed è andata via”. Per il difensore della famiglia di Nicolina, l’avvocato Gelsomina Cimino, invece, il provvedimento datato 1 ottobre 2013 del Tribunale per i Minori di Firenze “consacra la responsabilità dei servizi sociali e dei Tribunali. Nicolina doveva essere protetta”.
Omicidio Nicolina, guerra tra la famiglia e il tribunale dei Minori: “La mamma doveva restare ad Ischitella”
Pubblicato da: redazione | Ven, 20 Ottobre 2017 - 15:30

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