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Bari, tumori nella palazzina di Japigia: indaga il Ministero

Pubblicato da: redazione | Mer, 25 Ottobre 2017 - 16:00

“Il Governo ha assicurato la massima attenzione in attesa dei dati definitivi sulla presenza di radon, attesi per gennaio 2018, sottolineando come, dalle indagini condotte fino a questo momento, non emergano specifiche anomalie”.
Così in una nota il deputato barese Pd, Alberto Losacco, commentando la risposta del sottosegretario Davide Faraone alla sua interrogazione in merito alla palazzina in via Archimede a Japigia dove in 26 anni ci sono stati circa 27 casi di tumori: in 14 casi hanno portato alla morte.
“Le indagini, fino a questo momento, hanno riguardato le rilevazioni dei campi elettromagnetici a radiofrequenza, generati da impianti delle comunicazioni, e gli spazi comuni dello stabile”.
Il 16 gennaio poi sono stati posizionati dei dosimetri per il radon ed eseguite misure radiometriche istantanee. Si è anche provveduto ad ispezionare i locali dello scantinato.
Arpa Puglia ha avviato ulteriori indagini tecniche, al fine di monitorare la qualità dell’aria, gli odori e le emissioni fuggitive dalla collinetta ecologica, presso la zona Japigia. Si è anche proceduto alla verifica , degli impianti a radiofrequenza esistenti nei dintorni della palazzina. Le indagini tecniche effettuate hanno dato esito negativo, riguardo ai campi elettromagnetici.
“Gli esiti del monitoraggio della concentrazione media annua di gas radon – prosegue Losacco – avviato il 16 gennaio 2017 presso alcuni locali della palazzina, saranno disponibili a fine gennaio 2018. Tuttavia, le misure istantanee eseguite il 16 gennaio 2017, per rilevare la concentrazione di gas radon presente al momento stesso del controllo, hanno fornito valori di gran lunga inferiore ai limiti indicati dalla Direttiva europea. Tali valori riscontrati, pertanto, non hanno suggerito la necessità di urgenti ulteriori azioni, rispetto a quelle programmate e già intraprese. Anche le misure di rateo di dose gamma in aria, eseguite il 16 gennaio 2017 non hanno posto in evidenza anomalie, rispetto ai valori di rateo riscontrabili comunemente negli ambienti di vita confinati.
Io credo – prosegue Losacco – che ci troviamo davanti a un fatto straordinario,  i tumori, è bene ricordarlo, hanno localizzazione diversa, chi nel pancreas, chi nel polmone. Quindi, quello che abbiamo davanti è un caso da studiare. l’Arpa e l’osservatorio epidemiologico regionale hanno fatto bene il proprio lavoro, ma non sono arrivati a definire l’eziologia e io penso che sia doveroso, da parte del Ministero, seguire questo caso, proprio come ha ribadito il sottosegretario Faraone rispondendo all’interrogazione, assicurando la massima attenzione e nuove ulteriori iniziative – conclude – alla luce dei risultati definitivi sulla concentrazione di gas radon, attesi per il gennaio 2018.”

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