Quest’oggi medici e dirigenti sanitari scioperano per “la tutela del servizio sanitario pubblico”, come annunciato dalla sigle sindacali. Saranno garantite tutte le attività di urgenza, chirurgiche e di pronto soccorso ma – a livello nazionale – restano a rischio circa 40mila operazioni programmate (secondo il sindacato Anaao), circa 500 tra Bari e provinciai. Non solo: potrebbero non essere effettuati, senza preavviso, esami e visite. Al centro delle proteste ci sono i ritardi nel rinnovo del contratto collettivo di lavoro, l’utilizzo del precariato per supplire alle carenze d’organico, scarso numero di contratti di specializzazione.
L’Ordine dei medici di Bari ha comunicato il pieno appoggio allo sciopero indetto da tutte le sigle sindacali. La vertenza tocca gli stessi temi portati in piazza a Bari lo scorso novembre per garantire un’assistenza sanitaria efficace: “Bisogna individuare una “terza via” che guidi il nostro sistema sanitario al tempo stesso verso la sostenibilità e la tutela del diritto alla salute dei pazienti”, si legge nel comunicato.