GIOVEDì, 18 APRILE 2024
72,571 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
72,571 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell'Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Bari, si sblocca il cantiere infinito della colmata di Marisabella: entro primavera ruspe al lavoro

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Dom, 11 Febbraio 2018 - 08:00

Si è sbloccato dopo anni di carte bollate e burocrazia il cantiere infinito della colmata di Marisabella. Una opera da 42 milioni di euro che consentirà di creare un approdo specifico per i traghetti e lo scarico di merci, liberando l’area attualmente utilizzata e riservandola alle navi da crociera. In maniera tale da ampliare ancora di più l’offerta e il transito di passeggeri.

La storia

Era il 9 novembre del 2012. In una conferenza fu dato il via al cantiere della colmata di Marisabella: un’opera da 53 milioni di euro (aggiudicata per 42 milioni di euro) che avrebbe dovuto interessare un’area di 3mila metri quadrati all’interno del porto, all’altezza del molo Pizzoli. A distanza di pochi mesi, dopo degli interventi propedeutici, tutto si è bloccato. Il primo inghippo era nei monitoraggi ambientali che in un primo momento non erano stati previsti, ma che in seguito sono stati richiesti e che quindi hanno portato ad una interruzione dei lavori e all’avvio di pratiche su pratiche per bandire un appalto per l’assegnazione dell’incarico. “Abbiamo dipanato la matassa amministrativa grazie alla collaborazione del Provveditorato alle Opere pubbliche che si occupa appunto dei lavori – spiega il presidente dell’Autorità portuale Ugo Patroni Griffi – adesso non ci sono più ostacoli dal punto di vista amministrativo”.

La fine dei lavori era prevista per il 2015. Tre anni di cantiere per creare quindi una nuova colmata in grado di fare ormeggiare navi di 150 metri.

L’avvio del cantiere

Il Provveditorato si è occupato del monitoraggio dei fondali, ritrovando anche ordigni bellici che sono stati fatti esplodere. Ora sarebbe tutto pronto per ripartire: entro primavera le ruspe potrebbero tornare al lavoro. Un lavoro che si dovrebbe concludere, salvo nuovi inghippi, in poco meno di tre anni.

 

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Bari, l’amore della terza età in...

La quotidianità di un’anziana coppia, tra momenti comici e poetici, nel...
- 18 Aprile 2024

Regione Puglia, è caccia ai ‘conflitti...

"Amministro una società di servizi, Armonia Immobiliare srl, sin dal 2018,...
- 18 Aprile 2024

Progna: “Il Bari ha il 70...

Ennesima rivoluzione in casa Bari ed ecco servito il quarto allenatore...
- 18 Aprile 2024

Muore per una spirometria, 11 medici...

Sono 11 i medici indagati per la morte della 32enne Monica...
- 18 Aprile 2024