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Pesca, verso la gestione unitaria in tutto l’Adriatico: la battaglia dalla Puglia al Friuli

Pubblicato da: redazione | Mar, 7 Marzo 2023 - 20:10

“L’Adriatico rappresenta un unicum nel settore della pesca che non ammette omologazioni con gli altri mari europei. Per questo metteremo il massimo impegno per giungere ad una gestione specifica e unitaria del bacino adriatico che tuteli le risorse ittiche e l’economia della pesca”. È questo il commento dell’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, a margine del tavolo di lavoro che si è riunito ieri a Udine tra i partner di Italia e Croazia partecipanti al progetto transfrontaliero Argos, di cui il Friuli Venezia Giulia è capofila.

L’obiettivo di Argos è istituire un governo comune delle attività di pescae acquacoltura nel mare Adriatico il cui fine ultimo è la tutela della biodiversità e delle risorse marine. Il progetto, giunto alle battute finali della fase preparatoria, sarà presentato nel prossimo bando per i progetti strategici Interreg Italia Croazia 2014-2020, che si stima avrà un budget compreso tra 6 e 8 milioni di euro. “La regia unica che stiamo cercando di realizzare dimostra che è possibile parlare una lingua comune rispetto ad attività svolte nello stesso ambito marino, che di fatto non conosce confini fisici”, ha aggiunto Zannier.

L’idea è stata sviluppata a partire dal distretto della pesca Nord Adriatico (che comprende Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna) per poi estendersi ad un partenariato transfrontaliero forte e qualificato che annovera anche Marche, Molise, Puglia, sulla costa italiana, Contea Istriana, Contea Litoraneo Montana PGK, Contea di Zara, Contea di Spalato-Dalmazia, Contea di Dubrovnik-Neretva, sulla costa croata. Sono inoltre partner del progetto due istituti scientifici, il Consiglio nazionale delle ricerche italiano e l’Istituto per l’oceanografia e la pesca croato, oltre all’Agenzia di consulenza agricola e forestale croata “Savjetodavna Sluzba”. Risulta strategica, infine, l’adesione al progetto da parte del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali d’Italia e del ministero dell’Agricoltura della Croazia, per dare valenza alle proposte concrete che emergeranno dalle attività progettuali.

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