LUNEDì, 17 MARZO 2025
79,952 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
79,952 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Bari, 28 militanti di CasaPound indagati: “Riorganizzazione del partito fascista”

Pubblicato da: redazione | Mer, 8 Maggio 2019 - 11:00
Casapounf

Riorganizzazione del disciolto partito fascista e manifestazione fascista sono i reati contestati dalla Procura di Bari a 28 militanti di CasaPound. Sono chiuse le indagini sulla aggressione, avvenuta a Bari il 21 settembre 2018, nei confronti di alcuni manifestanti che tornavano da un corteo antifascista organizzato dopo la visita del ministro dell’Interno Matteo Salvini che si era tenuta qualche giorno prima. Tra i 4 feriti l’assistente parlamentare dell’eurodeputata Eleonora Forenza.

A dieci dei 28 militanti del movimento di estrema destra è contestato anche il reato di lesioni personali aggravate. Nei giorni scorsi la Cassazione ha confermato il sequestro della sede di CasaPound, il Circolo Kraken. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato a 33 persone. Oltre ai 28 di CasaPound, sono indagati cinque manifestanti antifascisti accusati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Le indagini della Digos sono state coordinate dal procuratore aggiunto Roberto Rossi.

In particolare la magistratura barese contesta ai 28 militanti di CasaPound, tra i quali il responsabile del circolo Giuseppe Alberga, di «aver partecipato a pubbliche riunioni, compiendo manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ed in particolare – si legge nel capo d’imputazione – per aver attuato il metodo squadrista come strumento di partecipazione politica». Del gruppo furono identificati anche altri due minorenni, la cui posizione è al vaglio della magistratura minorile. A dieci dei 28, ritenuti gli istigatori e gli autori materiali dell’aggressione, compiuta «con sfollagente, manubri da palestra, manganelli telescopici, cinture dei pantaloni, calci e pugni», si contesta di aver attuato il «disegno criminoso giustificato dalla ideologia fascista» con premeditazione, «avendo organizzato l’aggressione in periodo precedente alla manifestazione con raccolta di armi e organizzazione di uomini».

Così avrebbero colpito, provocando ferite profonde anche alla testa, almeno quattro dei manifestanti che avevano poco prima sfilato nel corteo «Mai con Salvini» organizzato dal collettivo del centro sociale «Ex Caserma Liberata». Dopo l’aggressione alcuni antifascisti, compagni delle vittime, «nel tentativo di sfondare il cordone dei militari» che erano intervenuti per «sedare gli animi», avrebbero minacciato e colpito con calci, pugni e spintoni poliziotti e carabinieri.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Giappone, Sharm el Sheikh e Canarie:...

Secondo l’ultimo report sulle tendenze di viaggio di Skyscanner con sedici...
- 16 Marzo 2025

A Gallipoli addio al Samsara, sarà...

 Il Comune di Gallipoli firma l’ordinanza di rimozione dello storico lido...
- 16 Marzo 2025

Liste d’attesa infinite, nel 52% dei...

Le liste d’attesa per una visita o un esame con il...
- 16 Marzo 2025

Accoltellato da uomo che dorme davanti...

Un uomo di 48 anni è stato accoltellato all'addome questa mattina...
- 16 Marzo 2025