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Aree per l’allattamento e spazi ludici, wi-fi, zone ristoro e box informazioni: così cambiano gli ospedali in Puglia

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Ven, 10 Maggio 2019 - 12:15

L’obiettivo è far vivere e percepire al paziente e ai suoi familiari una migliore qualità dell’assistenza, sia in fase di accesso che durante la permanenza negli ospedali e poliambulatori. Come? Migliorando sia le strutture dal punto di vista “visivo” e di comfort, sia formando il personale addetto all’accoglienza.

Nel dettaglio, le nuove linee guida “Hospitality”, approvate dalla giunta Emiliano, prevedono tra le altre cose: un incremento delle aree di ristoro; aree di attesa dotate di libri, riviste, panche e videoschermi per le informazioni e l’intrattenimento; zone per le famiglie, aree per le mamme che allattano e spazi ludici per i bambini; sale dedicate agli incontri tra degenti e visitatori; segnaletica precisa e puntuale; zone wi-fi schermate e dispositivi multicarica per cellulari; sottofondi di musicoterapia in aree neutre (interne ed esterne); organizzazione di bacheche identitarie per avvisi al pubblico; abbattimento delle barriere architettoniche.

Sono solamente alcune delle novità che dovranno essere realizzate entro i prossimi tre anni all’interno degli ospedali e ambulatori pugliesi per renderli più accoglienti, puliti e tecnologici. Il progetto, che verrà finanziato con fondi europei e del Patto per la Puglia, è stato studiato dal dipartimento Promozione della Salute, dall’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio (Asset) e dall’Aress.

La Puglia, quindi, si prepara a un’importante innovazione nei servizi di accoglienza grazie al progetto Hospitality: “Le strutture sanitarie evolvono da luoghi di cura a luoghi in cui prendersi cura”, è spiegato nella delibera.

Ogni pronto soccorso dovrò essere dotato di un vero e proprio box informazioni dove i parenti – o comunque gli accompagnatori – potranno chiedere e ottenere in tempo reale notizie sul proprio familiare mentre viene assistito. L’esperimento è stato già avviato, è partito al Policlinico di Bari e sta dando i suoi primi risultati positivi: serve, in particolare, ad ridurre momenti di tensione e gli episodi di violenza nei confronti del personale sanitario. E’ previsto anche l’introduzione di una nuova figura, quello del “tutor” che prenderà in carico i visitatori. Tra le altre azioni previste, anche il miglioramento del servizio prenotazioni e pagamento ticket per ridurre code, eliminazione barriere e installazione di un desk “Accoglienza”.

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