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Coronavirus, meno incassi dalle tasse per il Comune di Bari: ammanco di 5 milioni

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Aprile 2020 - 11:43

Da una prima analisi degli uffici comunali di Bari, ad oggi per il Comune di Bari si sono realizzate minori riscossioni nei primi 3-4 mesi del 2020, rispetto allo stesso perido del 2019, per i seguenti Tributi e importi:

TARI (primi 3 mesi):

  • dal 01/01/2019 al 31/03/2019  flusso pagamenti Tari con F24  euro 9.617.884,37
  • dal 01/01/2020 al 31/03/2020  flusso pagamenti Tari con F24  euro 5.156.062,32

Tali dati risultano rilevanti, in quanto al momento più attendibili, attingendo ai flussi dell’Agenzia delle Entrate per gli F24  utilizzati per i pagamenti della TARI per il primo trimestre del 2019 e del 2020 (si precisa che il dato di aprile 2020 al momento è ancora completo).

IMPOSTA SULLA PUBBLICITA’ (primi 3 mesi):

Con riferimento all’ICP, confrontando le rendicontazioni trasmesse alla Ragioneria per il 2019 e i dati attuali degli incassi 2020 estratti dal CCP, emerge quanto segue:

 – dal 01/01/2019 al 20/04/2019 riscossi euro 1.520.053,81;

– dal 01/01/2020 al 20/04/2020 riscossi euro 793.194,29.

TOSAP – TASSA OCCUPAZIONE SUOLI AREE PUBBLICHE :

Con riferimento a TOSAP/TARIG, confrontando i dati delle rendicontazioni rese dalla SOGET per 2019 e per il 2020, emerge quanto segue:

– dal 01/01/2019 al 31/03/2019 riscossi euro 1.351.994,19;

 dal 01/01/2020 al 31/03/2020 riscossi euro 1.546.893,31.

Non è possibile parametrare il dato TOSAP sino al 20.04.2020, in quanto non è disponibile la rendicontazione. Si consideri, ad ogni buon conto, che il primo termine per il versamento del tributo in esame è scaduto il 31.01.2020, ovvero in epoca antecedente allo stato di emergenza, motivo per cui a tale data è stato versato quanto dovuto senza risentire di alcun minor introito sul pagamento rateale.

Il successivo termine ( salvo il maggior termine in corso di adozione) è fissato al 30.04.2020, per cui fino allo scadenza del secondo termine non è registrabile l’effetto di riduzione dell’entrata determinato dall’emergenza, che sicuramente sarà sostanzioso rispetto a quanto quì evidenziato.

IMU – Imposta Municipale Propria

Al momento non è possibile quantificare atteso che la prima delle due rate scadrà il 16 giugno.

Ma non è da escludere che vi sarà una possibile forte contrazione dei versamenti, almeno per i proprietari di alcune categorie di immobili aventi natura strumentale (Categoria D opifici – categoria C1 locali commerciali). La previsione del Comune, al momento, porta a stimare una contrazione possibile di circa 6.800.000.

“Il comune di Bari è stato uno dei primi enti a sospendere il pagamento delle imposte comunali per quello che era nelle nostre possibilità – spiega l’assessore D’adamo – Ci sono infatti imposte che solo il Governo nazionale può sospendere e comunque la Giunta si è espressa a riguardo con una delibera da sottoporre al Consiglio comunale, nel caso dal Governo centrale non dovessero arrivare indicazioni in tal merito. Lo abbiamo fatto perché abbiamo ritenuto da subito fondamentale sostenere i cittadini e le attività commerciali in questo momento di grande crisi economica e di disorientamento sociale. Questo però non ci esime dal dover tenere sotto controllo costantemente i flussi economici del bilancio del Comune, perché come ha spiegato diverse volte il sindaco Decaro, i comuni funzionano come le aziende e si basano su entrate e uscite che devono essere costantemente monitorate e in equilibrio. In questo momento però, grazie al lavoro effettuato in questi ultimi anni in termini di riscossione e di riorganizzazione ed efficientamento della spesa il bilancio del Comune di Bari ha raggiunto un livello di solidità e liquidità tali da consentire di riuscire a far fronte alla sospensione/riduzione di tali entrate in termini almeno di liquidità delle Casse Comunali facendo comunque fronte a tutti i servizi utili alla cittadinanza. Anzi, con gli uffici e gli altri colleghi di giunta stiamo facendo una rideterminazione della spesa a valere sui fondi europei per cercare di individuare anche nuove risorse per sostenere i settori della città maggiormente in crisi. È ovvio che questa è una situazione di emergenza e come tale deve essere considerata in maniera contingentata ad un periodo limitato nel tempo e per questo ci aspettiamo che in termini di “entrate di competenza”, arrivi presto un intervento del Governo che ripristini le condizioni di pareggio del Bilancio Comunale, così da evitare che tale minor introito possa creare dei risvolti negativi a danno dei cittadini. In questo senso la battaglia sacrosanta che l’Anci sta conducendo ha già ottenuto un primo risultato con lo stazionamento del Governo dei primi 3 miliardi in favore dei Comuni come ristoro per il mancato gettito”.

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