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Puglia, Capone: “La cultura è alla base della nostra crescita, denigrare scuola è gravissimo”

Pubblicato da: redazione | Mar, 1 Dicembre 2020 - 19:00
Capone

“Se pensiamo solo a fare assistenza manchiamo la missione, deve esserci ristoro ma deve esserci la crescita e la crescita sociale si matura con le infrastrutture culturali, con l’arricchimento del capitale sociale quindi con il lavoro che si fa attraverso la scuola, l’università, la cultura”.

E’ quanto dichiarato da Loredana Capone, durante la sua prima uscita pubblica nella veste di presidente del Consiglio regionale pugliese, durante l’evento online “Pro-muoviamo insieme la cultura. Stato dell’arte e prospettive della legge sulla lettura”. L’appuntamento è stato organizzato dalla Teca del Mediterraneo, biblioteca del Consiglio regionale pugliese, in collaborazione con l’AIB Puglia.

“La cultura – ha detto Capone – è alla base della nostra crescita”. “Gli indicatori economici di oggi – ha proseguito – ci dicono che l’Italia che avrà un milione di nuovi poveri under18 ed è la cosa più grave. Il nostro Paese è diventata la settima potenzia industriale quando non aveva altro che la materia prima intellettuale, la cultura è venuta prima dell’economia e ha costituito la base dell’economia. Abbiamo smarrito questa cosa. Ho sentito denigrare la cultura, la scuola, ho sentito dire che per diventare ministro basta la terza media. Penso che sia stato un messaggio gravissimo”.

Capone ha ricordato anche gli interventi da assessora alla Cultura nella precedente legislatura: “Nel 2016 – ha evidenziato – da uno studio sulla povertà emerse che le biblioteche erano uno strumento estremamente carente: in Puglia ne erano presenti una ogni 13mila, in Trentino Alto Adige una ogni 3mila. Voleva dire pochissimi servizi per la lettura. C’erano poche eccellenze, a Monopoli e Foggia, quindi bisognava agire sulle biblioteche. Abbiamo investito 120 milioni di euro, abbiamo agito come si fa su una infrastruttura” e “abbiamo finanziato la realizzazione di 131 biblioteche. Di queste, 17 sono state inaugurate, poi è arrivato il Covid ma in tante altre strutture i lavori sono terminati”. ANSA

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