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La Puglia dice no all’autonomia differenziata, manifestazione in piazza a Bari. Emiliano: “Fitto torni a difendere il Sud”

Pubblicato da: redazione | Sab, 18 Febbraio 2023 - 18:15
manifestazione cgil

La Puglia in piazza contro l’autonomia differenziata. Oggi si è tenuta a Bari una manifestazione indetta da Cgil, Anpi, Libera, Arci e un vasto fronte di associazioni. Sul palco gli interventi tra gli altri del segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, dell’economista Gianfranco Viesti, del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, della Presidente del Consiglio della Regione Puglia, Loredana Capone.

“Il ministro Fitto ogni volta che fa qualcosa di sbagliato dice che sono gli altri che non hanno capito – ha detto Emiliano –  Ricordo la sua riforma sanitaria, adesso sta bloccando
tutti i fondi possibili a disposizione dell’Italia e in particolare del Mezzogiorno, ci deve dare i soldi dell’Fsc, che servono per cofinanziare i fondi europei: sta seduto su una montagna di denaro e sta tenendo ‘bordone’ al governo, anziché difendere il Mezzogiorno. Quindi, prima torna a casa e si mette al fianco del Mezzogiorno per difenderlo, come io mi auguro faccia, e meglio è”.

“Questa autonomia differenziata del governo di centrodestra divide l’Italia, costruisce una serie di ordinamenti giuridici diversi a seconda delle regioni dove le aziende, gli italiani e le famiglie vivono – ha continuato –  E costruisce soprattutto le ragioni dell’abbandono del sud e del mezzogiorno. Ecco perché questo patto scellerato di governo su cui si mantiene la destra che governa l’Italia va assolutamente fermato”.

“Immaginate – ha aggiunto – che l’unica compensazione che hanno immaginato è di aggiungere alla scellerata autonomia differenziata il presidenzialismo e il semi presidenzialismo. Quindi cambiando la Costituzione in tutte le sue componenti essenziali e il modo di essere della Repubblica. Tutto questo per noi non è accettabile. Che ci possano essere più poteri per le Regioni può anche essere una buona cosa, ma la strada maestra per cambiare la Costituzione è l’articolo 138. Quindi non intese separate tra Regioni e Governo ma un disegno armonico che il Parlamento deve disegnare attraverso una modifica costituzionale, se proprio dobbiamo aumentare i poteri delle Regioni”.

“L’autonomia oggi non è la priorità del Paese. La priorità del Paese è creare sviluppo, investimenti, attribuire immediatamente le risorse dei fondi comunitari utili a ridurre i divari: lo avevamo chiesto al ministro Fitto ma non è successo nonostante le sue rassicurazioni. In questa fase bisogna fare questo. Riequilibrato il Paese discutiamo di autonomia, di regionalismo, ma non per dividere il Paese bensì per rinforzarlo”. Lo ha detto
il segretario della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, in occasione della manifestazione organizzata a Bari dal sindacato contro l’autonomia.
“La vedo complicata – ha evidenziato – che il Mezzogiorno possa competere da solo con il resto dell’Europa, o che il Veneto e la Lombardia possano competere da soli con l’Europa. La Puglia e il Mezzogiorno continueranno a pagare un prezzo storico rispetto al definanziamento del Mezzogiorno, a un sistema di servizi che va rilanciato, rispetto a una mancanza di investimenti. Rischiamo di non poter competere con il resto del Paese ma il Paese rischia di rimanere arretrato”.

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