Le festività natalizie si avvicinano e, tra gli scaffali dei supermercati e nei negozi specializzati già spopolano i prodotti tipici di questa occasione. La sorpresa positiva è che, dopo i costanti aumenti di prezzi degli anni passati, quest’anno i prezzi dei dolci tipici non sono lievitati a dismisura.
I veri protagonisti delle tavole natalizie, il panettone e il pandoro, registrano prezzi più o meno stabili rispetto allo scorso anno (+0,6% in media), ma con importanti differenze a seconda della categoria e della tipologia prescelta. Come ogni anno, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha realizzato un’indagine sui costi dei due famosi dolci tradizionali e delle loro varianti più gettonate: dalla versione per intolleranti al lattosio e per celiaci, a quella più ricercata al caramello salato, alla versione salata con salse alle verdure e ai funghi.
Nonostante le nuove varianti, sempre più fantasiose e golose, le più amate restano le versioni classiche di panettone e pandoro, scelte da oltre il 54% dei consumatori di dolci di Natale, che al massimo optano per la versione del panettone senza canditi o senza uvetta.
Dall’indagine emerge che il prezzo del panettone tradizionale aumenta del 4% rispetto allo scorso anno, mentre cresce del 2% il costo del pandoro classico.
Chi non può rinunciare alla versione artigianale del panettone, dovrà far fronte a un aumento del +3%. Sempre per il panettone si registrano in discesa, invece, i prezzi delle versioni senza lattosio (-6%) e per il panettone vegano (-5%), ormai sempre meno “rari” tra gli scaffali e nelle pasticcerie. In aumento, invece, il prezzo del panettone gluten free (+5%).
Nonostante l’aumento medio sia modesto, tali costi continuano a incidere sui bilanci delle famiglie, che non a caso questo Natale opteranno sempre di più per regali in campo alimentare.