GIOVEDì, 24 APRILE 2025
80,838 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
80,838 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

In Italia gli stipendi degli infermieri sono tra i più bassi in Ue

Pochi i laureati

Pubblicato da: redazione | Mer, 26 Marzo 2025 - 19:07
Doctor working in hospital. Healthcare and medical service.

Gli stipendi degli infermieri italiani restano tra i più bassi d’Europa, sia in termini assoluti, sia rispetto al costo della vita. Una condizione che rende la professione “sempre meno attrattiva per le nuove generazioni”. Lo evidenzia la Fondazione Gimbe, rilevando che nel 2022 la retribuzione annua lorda di un infermiere italiano era di 48.931 dollari a parità di potere di acquisto, ben 9.463 dollari in meno rispetto alla media Ocse ($ 58.394). In Europa, stipendi più bassi si registrano solo nei paesi dell’Europa dell’Est come Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, oltre a Grecia e Portogallo. La crisi è anche aggravata dal fatto, avverte Gimbe, che ci sono troppi pochi laureati per compensare l’emorragia: nel 2022 in Italia si sono laureati solo 16,4 infermieri ogni 100.000 abitanti, a fronte di una media Ocse di 44,9. Un “divario drammatico – afferma il presidente Nino Cartabellotta – che conferma l’assenza di un serbatoio professionale”. Di contro, il progressivo invecchiamento della popolazione italiana rappresenta un’imponente sfida assistenziale per il Ssn e genera, afferma Gimbe, un aumento della domanda di infermieri. Nel 2024, gli over 65 rappresentavano il 24,3% della popolazione (14,4 milioni) e gli over 80 il 7,7% (4,5 milioni).

Secondo le previsioni Istat, entro il 2050 gli over 65 saliranno al 34,5% (18,9 milioni) e gli over 80 al 13,6% (7,5 milioni). Il rischio concreto, sottolinea Cartabellotta, è che, “in assenza di una dotazione adeguata di personale, il crescente squilibrio tra bisogni e offerta finisca per vanificare gli investimenti del Pnrr, che punta proprio sugli infermieri per la riorganizzazione dell’assistenza territoriale”. Infatti, secondo Agenas, per garantire il pieno funzionamento di Case di Comunità e Ospedali di Comunità e per dare concreta attuazione all’assistenza domiciliare, serviranno un numero di Infermieri di Famiglia o di Comunità compreso tra 20 e 27 mila. “La profonda crisi che investe il personale infermieristico – conclude Cartabellotta – impone un piano straordinario per la professione. Accanto ad un aumento salariale, è fondamentale intervenire a livello regionale e locale con misure di welfare mirate: alloggi a costi calmierati, agevolazioni per trasporti pubblici e parcheggi. Sul versante organizzativo, occorre garantire sicurezza sul lavoro e rivedere profondamente l’impianto operativo”.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Festa 25 aprile: turismo non si...

Per il Ponte della Festa della Liberazione del 25 Aprile si...
- 24 Aprile 2025

Ponte del 25 aprile: cosa fare...

Con l’arrivo del ponte del 25 aprile, milioni di italiani si...
- 24 Aprile 2025

Bari, spaccio di droga nel parco...

Il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia del Municipio 2 esprime profonda...
- 24 Aprile 2025

Dai fiori che si mangiano e...

Dai fiori che si mangiano alle piante che curano, è in...
- 24 Aprile 2025