Cresce l’allarme vandali a Palese e, più nello specifico, i residenti tornano a riflettere sul tema sicurezza e sulla necessità di “dare nuova vita” al quartiere che negli anni si è trasformato in una “zona dormitorio” dove oltre “i playground” e le “poche sagre”, “non c’è nulla”. Dai roghi, gli ultimi negli scorsi giorni, tra questi quello relativo al campetto da calcio nella zona 167 e quello che ha visto letteralmente carbonizzata una moto, sino alle auto che sfrecciano fino a tarda notte, mettendo a repentaglio la sicurezza, ma anche non permettendo a molti di dormire serenamente. Sono solo alcune delle questioni che preoccupano i cittadini.
“Palese – ha spiegato una cittadina – si è spento nel corso degli anni. Se fino a una decina di anni fa era normale passeggiare o incontrarsi per strada, adesso il quartiere è lo spettro di sé stesso. I pochi luoghi di incontro che abbiamo sono preda continua dei vandali, non ci si sente sicuri e sono nel degrado oppure in luoghi periferici. Mentre per strada non si può neanche camminare, ci sono più auto che persone. Pensano di risolvere con il nuovo lungomare? Non conoscono il territorio. Creeranno solo più disagi, perché la sola pista ciclabile non basta: sul mare non c’è nient’altro. A Palese ci vivi solo per tornarci la sera a dormire, prima era una scelta economica, ora neanche: i prezzi sono aumentati, mentre i servizi diminuiti”, ha concluso. Parole a cui fanno eco quelle di tanti altri, tra loro molti genitori.
“Ho paura a far uscire mio figlio la sera – ha spiegato una mamma – che fa qui? Non c’è niente. È un luogo poco sicuro ormai. Hanno costruito male, troppi palazzi, playground lontani dal centro, relegati ad alcune zone difficili da raggiungere, non abbiamo neanche una navetta che collega il nostro quartiere, a piedi non sempre è facile arrivare in alcuni punti, non solo a Palese, ma in tutto il Municipio. Non vogliamo solo controlli, vogliamo presenza sul territorio, vogliamo attività, vogliamo vita, spazi verdi, servizi. Non esiste solo Bari centro, siamo parte della città, ma sembriamo lontani chilometri. Se non c’è nulla è normale che proliferano i vandali. La notte non si dorme, sembra facciano gare di automobili. Hanno incendiato alcune cose, ma non è la prima volta: tante volte ho assistito a scene pericolose e non puoi dire nulla. A questo punto conviene insistere sull’indipendenza: tanto a noi non ci pensano proprio. Magari da soli riusciamo a dare qualcosa in più a questo territorio”, conclude.