Degrado strutturale e disagi per operatori e consumatori: è crisi nel settore dei mercati cittadini. A denunciarlo, ancora una volta, è Savino Montaruli, presidente di CasAmbulanti-UniPuglia, che definisce la situazione attuale come “uno sfacelo”. Al centro delle polemiche, in particolare, la decisione di sospendere le attività del settore ittico all’ex Manifattura Tabacchi dal 22 aprile al 1° maggio. Una scelta che, secondo Montaruli, penalizza duramente le imprese che proprio in occasione delle festività avrebbero potuto recuperare parte delle perdite accumulate: “Lo stop dal 22 aprile al primo maggio 2025 alla vendita del settore ittico nel mercato dell’ex Manifattura Tabacchi, senza alcuna alternativa lasciando senza possibilità lavorativa imprese che attendono questi periodi festivi per poter recuperare le enormi perdite subite, è l’ulteriore dimostrazione di quanto i mercati siano ormai diventati la cenerentola in un comune che guarda da tutt’altra parte”.
Montaruli sottolinea l’assenza di dialogo e concertazione con gli operatori e denuncia una gestione che appare sempre più estemporanea e disorganica. “A parte l’assoluta assenza di concertazione e di dialogo allargato, resta l’amarezza per queste azioni estemporanee che diventano oggetto di disagio evitabile. Evidentemente le attività mercatali cioè la storia della città di Bari, per questa amministrazione e le precedenti identiche in colore e mentalità, sono un grande fastidio quindi da emarginare se non debellare definitivamente, come sta accadendo a causa dell’esponenziale aumento di abbandoni dei posteggi”. Nonostante il quadro desolante, Montaruli riconosce qualche timido segnale positivo, anche se isolato: “A fronte di questo colpevole lassismo non possiamo esimerci dall’apprezzare qualche seppur timido ma isolato gesto che intenda mettere al centro le attività e le strutture mercatali nel comune di Bari. Peccato che la stessa sensibilità non venga da coloro che detengono il potere per cambiare le cose”.
Un’accusa pesante anche nei confronti della politica cittadina, spesso presente solo in occasione di campagne elettorali o passerelle mediatiche: “Strutture che, evidentemente, cadono a pezzi ma sempre oggetto di sfilate di politici in cerca di fortune, che poi si dimenticano di aver messo piede in quei pezzi di storia cittadina in degrado. Di tutte le proposte, accorgimenti, intuizioni, progettualità per ridare dignità agli Operatori ed ai Consumatori, pare che importi poco o nulla a chi ormai fa della propaganda elettorale quotidiana mediatica motivo di sopravvivenza politica ed amministrativa”. Secondo il presidente di CasAmbulanti-UniPuglia, gli ambulanti baresi sono ormai stati lasciati soli: “Esclusi da qualunque forma di finanziamento pubblico; esclusi persino dal riconoscimento di Attività Storiche; indifesi ed umiliati da chi, servile al potere ed allineata ad esso, si abbevera di denaro pubblico nel nome del piccolo commercio, gli Ambulanti baresi e quelli che esercitano nella città di Bari sono al capolinea”.
Montaruli, insieme al Comitato del Mercato Santa Chiara, sta intanto programmando un incontro con l’assessore al Commercio Pietro Petruzzelli per discutere delle numerose problematiche segnalate dagli esercenti. Tra queste, la drastica riduzione degli operatori nel mercato esterno rispetto a quello coperto, la mancanza di regolamentazione dei parcheggi, condizioni igienico-sanitarie precarie, la presenza massiccia di volatili e le difficoltà legate all’assenza di rete wi-fi e di una pavimentazione sicura. A tutto questo si aggiunge l’abbandono dei box, causato da aumenti insostenibili dei canoni di concessione e locazione. La richiesta è quella di intervenire con urgenza per “restituire dignità e futuro a un settore che, da sempre, rappresenta il cuore pulsante della vita economica e sociale di Bari”.