“Offro la mia sofferenza per la pace e la fratellanza tra i popoli”, è questo il testamento lasciato da Papa Francesco morto ieri mattina. Il decesso dovuto a un ictus e un collasso cardiocircolatorio. Bergoglio aveva 88 anni ed era stato eletto al Pontificato, dopo la rinuncia di Benedetto XVI, il 13 marzo del 2013. La lotta agli abusi, la stretta sulle finanze del Vaticano, le resistenze della Curia. È stato il secondo Papa più anziano di sempre, ha fatto 47 viaggi in 66 Paesi. La salma di Papa Francesco è nella Cappella di Santa Marta, dove resterà fino a mercoledì 23 aprile, giorno in cui verrà traslata a San Pietro. Sarà poi esposta, fino a venerdì sera, alla devozione della folla di fedeli. Il pontefice, deposto in una semplice bara in legno con un rosario tra le mani, indossa la casula rossa, il pallio e la mitra bianca.
La traslazione (alle ore 9.00 di mercoledì) sarà preceduta da un momento di preghiera presieduto dal cardinale camerlengo Kevin Joseph Farrell, poi la bara attraverserà Piazza Santa Marta e Piazza dei Protomartiri Romani, entrando a San Pietro attraverso la porta centrale. Qui, presso l’altare della Confessione, si terrà la Liturgia della Parola prima dell’apertura ufficiale delle visite. I funerali di Papa Francesco si terranno sabato 26 aprile, alle 10, sul sagrato della basilica di San Pietro. La liturgia sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Lo comunica l’Ufficio delle celebrazioni liturgiche. Dopo i funerali, il feretro di Papa Francesco sarà portato nella Basilica di San Pietro e da lì nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione. Atteso anche Trump (insieme a Melania) alle esequie, malgrado i contrasti. Possibile anche la presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riporta Afp. Si attende l’ufficialità per il conclave: sono 135 i cardinali con diritto di voto che eleggeranno il successore, 108 di loro sono stati creati da Bergoglio.