Il governo ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale (a partire da oggi) per la morte di Papa Francesco, su proposta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Si tratta di un gesto simbolico che viene adottato in occasione di eventi particolarmente significativi o della scomparsa di figure di grande rilievo. Durante il lutto nazionale non è prevista la chiusura di scuole o uffici pubblici, che resteranno regolarmente aperti. Per quanto riguarda gli eventi sportivi e culturali, il governo ha già reso noto che sabato 26 aprile, giorno in cui si svolgeranno i funerali del Pontefice, non si disputeranno partite di calcio. Anche concerti e altre manifestazioni pubbliche, escluse quelle a scopo benefico, potranno essere sospesi, rinviati o adattati a seconda delle circostanze, con forme più sobrie.
Nessuna modifica, invece, è prevista per le celebrazioni del 25 aprile, che quest’anno assumono particolare significato ricorrendo l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Il ministro Musumeci ha sottolineato che tutte le cerimonie potranno svolgersi, invitando però a osservare un tono di sobrietà in linea con il momento. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non cambierà la propria agenda e parteciperà regolarmente alle celebrazioni della Festa della Liberazione.