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Movida a Bari, Leccese: “Lasciamo da parte le polemiche”

In un lungo post il sindaco chiede di trovare insieme una soluzione

Pubblicato da: redazione | Mar, 13 Maggio 2025 - 19:24
Foto Freepik
Il sindaco Vito Leccese ha scritto un lungo post in risposta alle tante polemiche di questi giorni in merito alla movida dell’Umbertino e in particolare della festa organizzata la scorsa settimana che ha scatenato l’ira dei residenti. “Qualche giorno fa ho scritto un post – scrive Leccese – su quello che è successo nel quartiere Umbertino nelle notti del 7 e dell’8 maggio. L’ho scritto di getto e ammetto di aver usato un tono troppo perentorio. Leggendo le reazioni a quel post capisco l’amarezza e la rabbia di chi si è sentito colpito dalle mie parole. Non era mia intenzione puntare il dito contro i giovani che cantano, ballano o si divertono. A noi, a me, la cosiddetta “movida” piace. Sia perché sono stato un ragazzo anch’io e so quanto possa essere bello passare una serata insieme agli amici per strada, sia perché, da sindaco, non posso che augurarmi che la città sia sempre più un luogo vivo, di aggregazione, di socialità, di condivisione.
Però, accanto all’entusiasmo di tanti ragazzi che si divertivano, quella sera è successa un’altra cosa. È stata convocata via social una vera e propria festa, con tanto di cassa acustica piazzata sul tetto di un’auto privata, che mandava musica a tutto volume, fino alle prime ore del mattino, nel bel mezzo di palazzi dove centinaia di persone provavano a dormire. Questa non è movida. Ho scritto quelle cose, con un tono, lo ripeto, troppo perentorio, perché spinto da una grande preoccupazione: per i ragazzi, per gli esercenti, per i residenti. Perché da una situazione come quella, tutti sono danneggiati. La festa in un luogo non idoneo, con musica a tutto volume fino alle 4 di notte, mi ha messo spalle al muro, costringendomi a pensare di ritornare alle ordinanze e ai divieti che, sinceramente, non vorrei più emanare.
Tra i tantissimi commenti, ho letto alcune accuse francamente ingenerose. Si dice che non lavoriamo per creare spazi di aggregazione, quando questa amministrazione e le precedenti hanno aperto parco Rossani, parco Maugeri, il parco per tutti. E stiamo lavorando per aprire il lungomare di Santo Spirito, il parco della ex Fibronit, il parco Costa Sud, che sarà il più grande parco pubblico sul mare della Regione. Non bastano, lo so, ma continueremo su questa strada e ne cercheremo di nuovi. Allo stesso modo siamo stati accusati di aver rilasciato troppe licenze per bar, locali, paninoteche. Ebbene chi lo dice forse non sa che dal 1998 una legge dello Stato ha abolito le licenze, e dunque il Comune non può impedire a nessuno di aprire un locale o decidere dove farlo aprire. Ma proviamo tutti a lasciarci alle spalle le polemiche e pensiamo al futuro.
Che fare adesso? La mia risposta è una sola: proseguire con il percorso di partecipazione sulle politiche della notte. Continuare a sedersi intorno a un tavolo per guardarci in faccia e lavorare insieme a nuove soluzioni. Abbiamo analizzato le proposte fatte durante gli incontri delle scorse settimane e abbiamo immaginato una serie di attività che vogliamo condividere con le Associazioni giovanili, gli esercenti e i residenti, come abbiamo sempre fatto. Nei prossimi giorni lanceremo l’appuntamento e spero partecipiate in tanti. Non voglio tornare alle ordinanze, non voglio divieti, non voglio interventi della forza pubblica. Voglio che Bari rimanga una città viva, accogliente, allegra, nel rispetto dei diritti di tutti”.
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