La questione del caro-voli sembra sempre più lontana da una soluzione, con l’Antitrust che si rivolge oggi alla Commissione Ue per verificare la situazione, a conferma della complessità del tema. Lo afferma il Codacons, che snocciola tutti i dati sul fenomeno. In base agli ultimi dati, a giugno in Italia i prezzi dei biglietti dei voli nazionali sono rincarati del +38,1% su anno e del +32,1% rispetto a maggio – spiega il Codacons – Un rialzo fortissimo legato all’avvio delle partenze dei cittadini per le località di villeggiatura, e che proseguirà nelle prossime settimane, quando si intensificheranno i viaggi estivi degli italiani.
Il settore del trasporto aereo è caratterizzato poi da un vero e proprio caos sul fronte delle tariffe, con i costi accessori che possono far crescere di molto il prezzo finale del biglietto, fino ad oltre il 400% in più rispetto alla tariffa base – denuncia il Codacons – Basti pensare che nel 2024 la spesa complessiva dei passeggeri a livello mondiale per i servizi accessori (scelta del posto a sedere, trolley in cabina, assicurazioni di viaggio, bagaglio in stiva, pasti a bordo, ecc.) è stata di 148 miliardi di euro, e solo per il bagaglio a mano aggiuntivo da portare a bordo i viaggiatori hanno speso lo scorso anno 10 miliardi di euro a livello europeo. Un mix tra caro-tariffe e scarsa trasparenza in fase di prenotazione che pesa come un macigno sugli utenti italiani specie in occasione delle partenze estive e dei viaggi di Natale e Capodanno, e che sembra purtroppo senza soluzione – conclude il Codacons.