Scoppia la polemica sulle RSA per anziani in Puglia. Uil Fpl Puglia Bari-Bat e Uil Pensionati Puglia hanno chiesto la revoca immediata della delibera approvata il 22 settembre 2025, che autorizza fino al 31 dicembre i gestori delle strutture residenziali a sostituire fino al 50% del personale infermieristico con operatori socio-sanitari (OSS).
Secondo i sindacati, la decisione è stata presa senza alcun confronto strutturale sul problema della carenza di personale infermieristico, ignorando le esigenze concrete dei pazienti e delle loro famiglie. «La qualità dell’assistenza non può essere compromessa da una delibera che non considera le diverse professionalità presenti nelle RSA – spiega Tiziana Carella, segretaria generale Uil Pensionati Puglia – Infermieri e OSS svolgono ruoli distinti e complementari. La loro integrazione è fondamentale, ma non può essere sostituita in modo improprio».
Paola Bruno, segretaria generale Uil Fpl Puglia Bari-Bat, denuncia la gravità della scelta: «Si sposta il personale come fosse una pedina su una scacchiera, senza rispettare le competenze e con rischi giuridici e professionali. È necessario ripristinare gli organici previsti dalla normativa, garantendo così la sicurezza degli assistiti». La dirigente ricorda come la carenza di personale non riguardi solo gli infermieri e ribadisce l’urgenza di un piano straordinario di assunzioni per colmare il gap strutturale nella sanità pugliese.
I due sindacati chiedono ora l’attivazione di un tavolo di confronto istituzionale con le parti sociali. Senza risposte immediate e un’inversione di rotta da parte della Regione, le organizzazioni minacciano di ricorrere a tutte le iniziative di mobilitazione sindacale necessarie per tutelare i diritti delle persone fragili e il lavoro di cura.