In vista della manifestazione “Capodanno a Bari 2026” prevista il 31 dicembre 2025 e fino al 1° gennaio 2026, l’amministrazione comunale ha ritenuto necessario anche per quest’anno individuare gli interventi da porre in essere al fine di minimizzare i pericoli e i rischi sotto il profilo della sicurezza e ordine pubblico, così come confermato dagli esiti delle riunioni del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica tenutesi nei giorni scorsi.
“Capodanno a Bari 2026” rappresenta, infatti, un momento di aggregazione che interesserà, oltre l’area di svolgimento dell’evento, l’intero centro cittadino, con la presenza di migliaia di persone che confluiranno per festeggiare la fine dell’anno 2025 e l’avvento del nuovo anno. In ragione, quindi, dell’eccezionale afflusso di persone prevedibile durante la manifestazione, risulta necessario predisporre le misure essenziali in materia di sicurezza, allo scopo di assicurare la pubblica e privata incolumità, nonché la tutela dei beni costituzionali di pari rilevanza.
La ragionevole presenza di un pubblico giovanile e la risonanza mediatica dell’evento trasmesso in diretta nazionale, nonché la presenza di artisti di fama internazionale, attireranno nel capoluogo un numero considerevole di partecipanti destinati a popolare i luoghi interessati anche nelle ore successive la mezzanotte, in considerazione della presenza del dj set che seguirà lo spettacolo live.
Per tali ragioni, il sindaco Vito Leccese ha firmato l’ordinanza di sicurezza urbana che dalle ore 13:00 del giorno 31 dicembre 2025 alle ore 05:00 del giorno 1° gennaio 2026 VIETA sulle seguenti vie: corso Vittorio Emanuele II, via Roberto da Bari tratto compreso tra corso Vittorio Emanuele e via Piccinni, via Andrea da Bari tratto compreso tra corso Vittorio Emanuele e via Piccinni, piazza Chiurlia e piazza Massari, compresa l’area individuata su corso Vittorio Emanuele II, delimitata da misure di security in quanto direttamente interessata dallo svolgimento dell’evento musicale programmato:
– per gli esercenti qualsiasi attività commerciale di somministrare e/o vendere per asporto, su area pubblica e/o aperta al pubblico, bevande in bottiglie e/o in contenitori in vetro e/o in lattine di alluminio, nonché in bottiglie di plastica con il tappo;
– per qualsiasi soggetto di detenere, su area pubblica e/o aperta al pubblico nelle zone interessate dalla manifestazione, bevande in bottiglie e/o contenitori in vetro e/o in lattine di alluminio e bottiglie di plastica munite di tappo;
– per qualsiasi soggetto non autorizzato di detenere, altresì, spray al peperoncino o comunque contenenti sostanze urticanti;
– di accedere con zaini, borsoni (limitatamente all’area interessata dall’evento, perimetrata da misure di security e ad accesso contingentato) contenenti bottiglie e contenitori in vetro, lattine di alluminio e/o bottiglie di plastica con tappo, spray urticanti o qualsivoglia dispositivo urticante, nonché caschi di protezione del tipo per motoveicoli o velocipedi e assimilabili per uso;
– di compiere qualsiasi attività in contrasto con la sicurezza urbana e la conservazione e il decoro dei suddetti luoghi.
È opportuno ricordare che il divieto di vendita di bottiglie e/o contenitori di vetro e/o di lattine in alluminio risulta applicabile anche ai cosiddetti “Open-Shop”, ossia i punti vendita dotati di dispositivi per la distribuzione automatica di alimenti e bevande aperti h24.
I trasgressori, fatta salva l’applicazione di ulteriori sanzioni in caso di concorso di violazioni, saranno puniti con l’irrogazione della sanzione prevista dall’articolo 650 del Codice Penale.
A carico dei trasgressori esercenti l’attività commerciale, l’Autorità Amministrativa potrà applicare la sanzione amministrativa della sospensione dell’attività da 3 a 15 giorni consecutivi. La Polizia Locale e le altre Forze di Polizia, nonché qualsiasi ufficiale e agente di polizia giudiziaria, potranno procedere al sequestro finalizzato alla confisca degli oggetti o strumenti utilizzati in violazione di quanto previsto dalla presente ordinanza.
Il provvedimento è stato già comunicato al Prefetto di Bari.