BARI – Disporre l’immediato blocco dei lavori di ampliamento dell’edificio del Provveditorato alle Opere pubbliche, in costruzione sul lungomare De Tullio, di fronte a largo Santa Chiara a Bari Vecchia. Il comitato Parco del Castello ha depositato, per tramite dell’avvocato Luigi Paccione, una nuova istanza in Procura per richiedere il sequestro preventivo della palazzina.rnrn”L’edificio da ampliare – si legge nell’istanza – era stato abusivamente costruito negli anni Cinquanta in aperta violazione del vincolo di tutela indiretta imposto sull’area e a disptetto del tassativo divieto all’edificazione opposto dal ministro della Pubblica istruzione”. Nell’istanza si riepiloga tutto quello che è accaduto negli ultimi due anni di battaglia. Con l’apertura di un’inchiesta in Procura e l’acquisizione della documentazione da parte della polizia giudiziaria.rnrnIl comitato ribadisce “il vincolo di tutela a protezione dei monumenti (in questo caso del Castello Svevo) e la realizzazione di opere lesive di beni culturali in assenza della previa autorizzazione dell’autorità preposta alla tutela del vincolo”. Inoltre – si legge ancora nell’istanza – “non può ritenersi possibile la sanatoria postuma dell’abuso edilizio lesivo di bene culturale in quanto la condotta di chiunque realizzi interventi su beni senza la prescritta autorizzazione configura una concreta offesa dell’interesse amministrativo tutelato”.rnrnDopo la lettera del ministero alle Infrastrutture Graziano Delrio con la quale si nega la possibilità al Comune di aprire i cancelli dell’attuale Provveditorato per poter mettere a disposizione dei cittadini l’area verde all’interno, il Comitato quindi torna all’attacco. Ribadendo la richiesta di sequestro preventivo della palazzina in costruzione.rnrnIntanto il ministro è atteso a Bari mercoledì e in quell’occasione il sindaco Antonio Decaro ha promesso di richiedere nuovamente il via libera alla realizzazione dell’area a verde attorno al Castello Svevo.
