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Roma, fatta a pezzi e poi ricostruita la nave Titanic realizzata con i Lego, ma non si trova la statuina di Rose

Pubblicato da: redazione | Mer, 18 Ottobre 2017 - 20:30
MINIFIGURE DI CAPRIO WINSLET

Non è ancora tornata del tutto come prima, ma è già esposta l’opera d’arte realizzata con i LEGO® riproducente la nave da crociera Titanic rimasta danneggiata alla mostra Brikmania, www.brikmania.it, dall’assalto incontrollato di due fratellini romani di 10 e 12 anni sfuggiti all’attenzione dei genitori. Oltre a pochi mattoncini danneggiati delle scialuppe, delle strutture del ponte e del parapetto, fra gli elementi dispersi dai salti del più grande dei due bimbi salito sulla parte anteriore della grande nave lunga 7 metri ammirabile negli spazi espositivi del Guido Reni District, manca ancora all’appello una delle due minifigure LEGO® posizionate sulla prua che rappresentano i personaggi Jack Dawson e Rose De Witt Bukater, i due innamorati di Titanic.

“Il Titanic è già visibile in mostra grazie alla bravura e al tempismo degli artisti che in una notte hanno ricollocato nell’opera quasi tutti i pezzi mancanti –  commentano gli organizzatori e produttori della mostra – ora si tratta di rintracciare nelle raccolte quegli elementi più difficili da trovare tra cui la minifigura femminile degli innamorati sulla prua che per ora abbiamo sostituito da una che ci assomiglia. Ringraziamo quanti si sono preoccupati per l’accaduto che ci hanno contattato con messaggi o sono venuti in mostra di persona chiedendo informazioni sulla vicenda, non ci aspettavamo tanto affetto e partecipazione. Abbiamo dovuto aumentare i controlli con le hostess e gli steward dopo questo danno inaspettato”.

Nel frattempo i genitori dei due bambini hanno fatto sapere che non sono disposti a sostenere il costo del danno che ammonta a circa 1500 euro perché attribuiscono alla produzione della mostra una parte di responsabilità per non aver protetto maggiormente le opere esposte. “Ci hanno chiesto di giustificare nel dettaglio i costi, che comprendono non solo i mattoncini distrutti o mancanti ma anche la manodopera impiegata per risistemarli” aggiungono gli organizzatori, “ci hanno chiesto che il totale gli venga scontato per il fatto che hanno collaborato a raccogliere i pezzi nell’immediato dell’accaduto. Abbiamo fatto notare che sia all’ingresso della mostra che nel portale internet del polo culturale che la ospita assieme ad altre tre esposizioni, www.guidorenimostre.it, è indicato con chiarezza l’assoluto divieto di toccare le opere esposte e che in mostra esiste un’area ludica apposita dove i bambini sperimentare le costruzioni dando sfogo alla fantasia. Stiamo comunque agendo per farci risarcire anche attraverso la polizza assicurativa”.

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