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Triggiano, i cani Biscotto e Lilli insieme agli alunni della scuola Don Bosco nel progetto di zooantropologia didattica

Pubblicato da: redazione | Sab, 14 Aprile 2018 - 20:00
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Lunedi 16 aprile, presso la scuola Don Bosco I Circolo Didattico di Triggiano (BA), si conclude il progetto di didattica veterinaria patrocinato dall’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari) finanziato da Arcaplanet; un percorso di quattro incontri sugli organi di senso degli animali in due classi della primaria, di cui tre lezioni frontali tenute dalla dott.ssa Valeria Straziota medico veterinario ed una finale di interazione con i cani Biscotto & Lilli ed i loro conduttori la dr.ssa Maria Teresa Angelillo, Psicoterapeuta Responsabile di Progetto e Coadiutrice cane e Francesca Nervi, Coadiutrice cane.

In quest’ultimo incontro gli alunni saranno coinvolti in una prima fase osservativa, dove conosceranno i due amici quattro zampe e li vedranno svolgere attività performative, ed una seconda fase di interazione con gli stessi dove saranno direttamente coinvolti. L’aspetto innovativo del progetto è nella congiunzione di Zooantropologia didattica con gli interventi assistiti con gli animali, le IAA.

La Zooantropologia didattica insieme alle IAA sfruttano le valenze referenziali dell’animale per:

-migliorare la conoscenza dell’alterità animale, l’interazione, la consapevolezza di relazione;

-migliorare i processi formativi e l’integrazione della classe; -migliorare la partecipazione dei bambini all’attività didattica.

È una strada innovativa che la didattica sta scoprendo in questi anni, anche grazie alla sperimentazione di tante scuole che stanno aderendo ai suoi metodi ed ai suoi contenuti. L’obiettivo principale di questo progetto di è quella di intervenire nei processi formativi e relazionali del ragazzo, accrescendo le sue potenzialità e valorizzando alcune peculiari attitudini proprio attraverso la referenza animale, che si caratterizza per specifiche valenze educative. Le valenze educative coinvolgono diverse aree che vanno dallo sviluppo cognitivo, all’ educazione dell’affettività, alle capacità sensoriali, alla somato-motricità, alla formazione identitaria, alla capacità di comunicare con gli altri. Il primo, e forse il più importante, livello che si attiva è quello motivazionale: il rapporto con l’animale apre un centro d’interesse su cui l’attenzione del ragazzo si concentra e si attiva nei processi di elaborazione, memorizzazione. Il centro di interesse rafforza la collaborazione tra l’insegnante e l’alunno e facilita i percorsi interdisciplinari, offrendosi come base tematica, nonché la comprensione di concetti e di valori.

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