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Natale in Puglia ai tempi del Covid, tra pranzi “ridotti” e autocertificazioni

Pubblicato da: redazione | Ven, 25 Dicembre 2020 - 08:00

Un Natale diverso. Ai tempi del Covid, delle restrizioni imposte per ridurre le possibilità di contagio e proteggere soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Restrizioni che porteranno le famiglie a ridurre le presenze durante pranzi e cene. Il decreto legge varato dal Governo impone per oggi e  per tutti i prossimi prefestivi e festivi la zona rossa in tutta Italia. Ma quali sono le regole?

Si esce di casa solo per lavoro necessità e salute. E’ possibile ricevere nella propria abitazione fino a due persone non conviventi (amici o parenti) con figli minori di 14 anni (che non verranno considerati nel computo) e le persone con disabilità o conviventi non autosufficienti dalle 5 alle 22. Quindi è possibile spostarsi anche dalla propria abitazione (sempre non superando i numeri imposti) per raggiungere ad esempio la casa di parenti o amici, ma una sola volta al giorno. Anche fuori dal comune ma all’interno della regione.

Consentita attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva all’aperto in forma individuale. Chiusi bar, ristoranti, esercizi commerciali e centri estetici. Consentiti asporto (fino alle 22) e le consegne a domicilio. Restano aperti esercizi come supermercati, negozi di beni alimentari, edicole, parrucchieri, barbieri, farmacie, parafarmacie. Chiese aperte fino alle 22. C’è l’obbligo quindi dell’autocertificazione per “certificare” gli spostamenti.

Nell’autocertificazione per la legge sulla privacy i cittadini non sono tenuti a indicare il nome delle persone che si incontrano. Nel modulo, scaricabile dal sito del ministero dell’Interno, bisogna però indicare l’indirizzo di partenza e arrivo.

Il Ministero ha previsto per tutta Italia il rafforzamento dei controlli su strada proprio per monitorare gli spostamenti. Si rischiano sanzioni tra i 400 e i mille euro. “Un sistema liberaldemocratico – ha detto il premier Conte –  non manda la polizia in casa, a meno che non ci sia una flagranza di reato. Noi non entriamo nelle case degli italiani, è un decreto concepito come limite alla circolazione. Si esce con l’autocertificazione”.

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