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Lavoro: occupazione a livelli record. Crescono anche autonomi

Buone notizie sul fronte lavoro: disoccupazione ai minimi da 14 anni

Pubblicato da: redazione | Mar, 3 Ottobre 2023 - 09:16
foto freepik

Il tasso di occupazione ad agosto risale al 61,5% con 23 milioni 593 mila persone con un lavoro. Un livello che si riposiziona sul record storico di giugno scorso. La disoccupazione è invece in discesa al 7,3%, ai minimi da oltre 14 anni.  I dati Istat fotografano così oltre mezzo milione di occupati in più in un anno.

Buone notizie arrivano quindi dal fronte del lavoro. Nonostante i segnali di rallentamento dell’economia, l’occupazione resta a livelli record anche ad agosto, in crescita su luglio (+59mila unità) e su agosto dello scorso anno (+523mila), “a conferma  – spiega Confesercenti – di una stabilizzazione, in senso positivo, del mercato del lavoro”.

A trainare l’incremento è l’occupazione dipendente, che aumenta di 49mila unità su luglio. Per una volta, però, assistiamo anche ad un rimbalzo positivo del lavoro autonomo, con gli indipendenti che crescono di 10mila unità a livello congiunturale e di 48mila rispetto ad agosto 2022.

“Da diversi mesi, ormai – spiega ancora Confesercenti – l’occupazione complessiva è ai massimi storici, collocandosi costantemente, da marzo del 2022, al di sopra dei 23milioni di occupati totali. Quella che è cambiata è la composizione degli occupati e che dà il segno della grande trasformazione avvenuta: dal 2004 ad oggi il numero degli indipendenti è diminuito di 1,2 milioni di unità, poco meno del 20%, quello dei dipendenti è cresciuto del 15%, quasi 2,5 milioni di unità. Un dato che purtroppo conferma le crescenti difficoltà a rimanere sul mercato delle micro e piccole imprese a conduzione familiare, che hanno visto sfumare la ripresa post pandemica a causa del caro-vita e dell’incremento dei prezzi energetici.

Servono meno oneri burocratici e più sostegni per questa parte importante del nostro sistema economico – conclude Confesercenti. A partire da una fiscalità di vantaggio per i negozi di vicinato con un fatturato inferiore ai 400mila euro l’anno: un provvedimento essenziale per contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale che sta interessando sempre più grandi e piccoli centri urbani italiani, con un grave impatto non solo sul settore ma anche sull’offerta di servizi ai cittadini”.

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