“All’Istituto Oncologico di Bari in passato si sono verificati episodi gravi nei quali medici si sono fatti corrompere, o comunque hanno chiesto soldi ai propri pazienti”. A dichiararlo è il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto a un incontro formativo organizzato dall’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, dal titolo “Il fenomeno della corruzione. Profili morali, etici e di responsabilità penale, amministrativa e contabile”. All’evento hanno partecipato magistrati della Corte dei Conti, delle Procure della Repubblica e ufficiali della Guardia di Finanza.
“Siamo consapevoli che questi fenomeni devono essere innanzitutto eliminati dall’interno, nella complessità della macchina sanitaria, che talvolta consente a chi non è fedele alle norme giuridiche, ma anche ai principi di Ippocrate, di gestire la propria attività in modo sbagliato”, ha aggiunto Emiliano. “Ho voluto esserci – ha proseguito – per ribadire il mio ringraziamento al personale sanitario, la stragrande maggioranza, che con sacrifici immensi ha contribuito alla crescita della qualità di questo Istituto Tumori, divenuto il punto di riferimento delle cure oncologiche in Puglia, dovendo in alcuni casi sopportare il dolore di avere accanto persone scorrette che hanno approfittato della malattia per perseguire propri interessi personali”.
“La mia gratitudine – ha concluso – anche al direttore generale Delle Donne, che ha promosso questo evento così importante”. Anche il commissario straordinario dell’Istituto, Alessandro Delle Donne, ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa: “La lotta alla corruzione non è soltanto un dovere normativo, ma una scelta valoriale. In un contesto come quello sanitario, la legalità è un prerequisito per garantire equità, fiducia e qualità delle cure. Investire in formazione, come abbiamo fatto oggi, significa rafforzare gli anticorpi etici dell’Istituto”.